Ri-Formare Milano, presentato il progetto in collaborazione tra Politecnico e assessorato all’Urbanistica: nascerà la nuova Milano?
Si chiama “Ri-Formare Milano – Progetti per le aree e gli edifici in stato di degrado e abbandono”, il nuovo progetto che vedrà Comune di Milano e Politecnico fianco a fianco nella ridefinizione di un nuovo disegno urbanistico per il capoluogo lombardo.
– La presentazione dell’iniziativa è avvenuta martedì 12 novembre 2013 nella sede dell’Università di piazza Leonardo da Vinci, che proprio in questi giorni vede partire il nuovo anno accademico. All’incontro erano presenti la preside della Scuola di Architettura e Società Ilaria Valente, il rettore del Politecnico Giovanni Azzone e la vicesindaco con delega all’Urbanistica e Edilizia privata Ada Lucia De Cesaris.
IL PROGETTO: AL LAVORO 40 DOCENTI E 1000 STUDENTI – Il progetto, varato dall’assessorato all’Urbanistica e dalla Scuola di Architettura e Società del Politecnico vedrà impegnati circa cento docenti e mille studenti. Distribuiti in 40 corsi, i partecipanti dedicheranno sapienza, talento ed energie al recupero delle 40 aree cittadine degradate che sono state individuate sulla base di mappature di edifici e aree abbandonate presenti copiosamente nella nostra città.
– Si tratta di costruzioni e siti che il Comune di Milano ha sottolineato essere di proprietà sia pubblica che privata e che, a causa dello stato di degrado in cui vertono, rappresentano un elemento di criticità per la città.
ESEMPI DI DEGRADO E ABBANDONO – Gli esempi di degrado in città potrebbero essere moltissimi, ma basti citare su tutti qualche caso. A cominciare dall’area circostante la centralissima piazza Santa Maria del Suffragio, dove troviamo:
– il vecchio mercato Comunale, un’area mai riqualificata nonostante la presenza di un progetto risalente all’ormai lontano novembre 2011 e presentato dall’assessore D’Alfonso, mirante a rilanciare la struttura sull’esempio dei mercati coperti di Madrid e Barcellona;
– l’ex Cinema Luce di corso XXII marzo, che a voler tornare indietro con la memoria si fa fatica a ricordare quando è cominciato il suo abbandono, perpetuatosi fino ai giorni nostri.
– E come non parlare, poi, della Caserma Rubattino, un’area di circa 81.000 mq lungo via Tanzi, Bistolfi, Pitteri e Trentacoste, e confinante con il corridoio ecologico della Rete Ecologica Regionale relativa al Lambro. Proprio in virtù delle sue grandi dimensioni, della localizzazione e delle caratteristiche morfolofiche è stata considerata degna di nota dagli stessi docenti, certi che all’interno dei suoi vasti spazi sarà possibile operare con “nuovi mix funzionali e nuove relazioni tra tessuti al posto di enclave chiuse e impermeabili al contesto”.
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VICE SINDACO DE CESARIS: “DEGRADO PROBLEMA SERIO” – “”Il problema degli edifici e delle aree abbandonate e degradate è un problema serio – ha dichiarato la vicesindaco De Cesaris -. ’Ri-Formare Milano’ è un progetto strategico per l’Amministrazione. Dal recupero dell’esistente possiamo iniziare a definire un nuovo disegno della città. Dal lavoro degli studenti e dei docenti verranno sicuramente idee interessanti e stimolanti che porteranno ottimismo e nuovo impulso agli interventi di recupero”.
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S.P.