Cronaca

Milanesi puliscono Milano dopo i Black Bloc, commenti e critiche

pulizia MilanoHanno risposto in 15mila, ieri pomeriggio, alla manifestazione “Nessuno tocchi Milano”, l’iniziativa proposta dal Comune in risposta alla guerriglia urbana scatenata dai black bloc durante la May Day Parade del 1° maggio. Una marcia pacifica partita da piazzale Cadorna alle 16.15 e che ha ripercorso le strade devastate dalle tute nere fino alla Darsena, incontrando durante il tragitto molti volontari e addetti dell’Amsa impegnati a ripulire i muri imbrattati dalle numerose scritte. In testa al corteo lo stesso primo cittadino milanese, in compagnia del presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo e il sottosegretario alle riforme Ivan Scalfarotto. Le contestazioni, però, non sono mancate.

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PISAPIA: “MILANESI, IL PRESIDENTE È ORGOGLIOSO DI NOI” – «Il presidente Mattarella mi ha telefonato come rappresentante della nostra comunità per dirci che è ammirato, entusiasta della risposta che Milano ha saputo dare a chi ha cercato di affrontare la nostra città con la violenza. Ha detto che dobbiamo essere orgogliosi, che siamo capaci di essere esempio per tutto il paese».

– Un Pisapia euforico quello che dal palco allestito in piazza Cadorna ha arringato i cittadini radunatisi per il corteo,  una «festa della Milano che unisce, che reagisce, che dice no a ogni sopruso e violenza». Per poi concludere il suo intervento ribadendo che Milano con Expo «sarà al centro del mondo per sei mesi e noi siamo orgogliosi e vogliamo dire che la città nessuno la deve toccare perché altrimenti si ribella».

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LA MANIFESTAZIONE DISGIUNTA CENTRODESTRA – Oltre alla manifestazione di domenica 3 maggio, capitanata dal Sindaco Pisapia, lunedì 4 maggio si svolgerà anche il corteo organizzato, invece, dal centrodestra meneghino. L’opposizione, infatti, ha voluto rispondere ai black bloc prendendo le distanze dall’iniziativa del Comune, accusato di aver preparato l’alveo a quanto accaduto.

– In questo senso, infatti, non sono mancate puntualizzazioni circa, ad esempio, il fatto che i facinoroso accorsi da Francia e Germania abbiano trovato ‘asilo’ all’interno di spazi ed abitazioni cittadine occupati abusivamente (alcuni di tali appartamenti, in via Giambellino, erano stati sottoposti a perquisizione dalla Polizia di Stato proprio il giorno precedente alla devastazione), confermando quanto l’emergenza abusivismo fosse alta (e già conosciuta da mesi) a Milano. Inoltre, da non dimenticare anche l’emergenza sicurezza registrata nella nostra città negli ultimi 4 anni dalla Questura, con reati aumentati fino al 229% (è il caso dei furti in appartamento), e percezione del deterrente ai minimi storici. 

– Esplicative, in merito, le parole di Giulio Gallera, coordinatore cittadino di Forza Italia: «La manifestazione Nessuno Tocchi Milano è organizzata dal Pd e dalla sinistra, che in tutti questi anni hanno blandito e tollerato le tantissime illegalità compiute dai centri sociali milanesi. Anche noi andremo in piazza per condannare quello che è successo, ma non lo faremo con i complici politici e morali del clima di terrore in cui è sprofondata la nostra Milano oggi».

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MATTEO FORTE: “COSA CI FACEVA LIMONTA AL CORTEO?” – Una presa di posizione fortemente ribadita anche da Matteo Forte, consigliere comunale del Polo dei milanesi: «Doveva essere un momento per la città e con la città, invece la presenza di personaggi imbarazzanti non rende la manifestazione di oggi credibile. Avrei voluto sinceramente partecipare, ma vedere alle spalle del sindaco il suo delegato per i rapporti con la città, quel Paolo Limonta (storico attivista del Leoncavallo, n.d.a.) che solo quattro giorni fa ha costretto il Vicesindaco a chiedere scusa in aula per il suo oltraggio alla memoria di un sedicenne ucciso da Avanguardia operaia, mi ha fatto ricredere».

– Pisapia, quindi, difensore dei centri sociali? Per Forte, il vecchio tormentone che accompagna da sempre l’ospite illustre di Palazzo Marino è  lungi dall’essere archiviato: «Il delegato di Pisapia per i rapporti con la città in questi anni ha fatto da usciere ai centri sociali che per ben due volte hanno occupato Palazzo Marino, fatto senza precedenti nella storia di Milano (…). Un’altra occasione persa dalla Giunta per riunire Milano contro la violenza politica e ideologica dei black bloc che ha ferito il cuore della città».

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Tweet FerraraIL TWEET DI GIULIANO FERRARA – Su questa linea anche le parole, durissime, affidate a Twitter da Giuliano Ferrara: «Ultima trovata sinistra milanese. Prima allevano i maiali. Poi puliscono il truogolo delle loro buffonate #buffonateipocrite».

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MATTEO SALVINI: “PER FORTUNA PRESTO PISAPIA NON FARÀ PIU’ DANNI” – Non ci è andato giù morbido neanche Matteo Salvini, segretario del Carroccio che, scatenato su Twitter, non ha lesinato le critiche al primo cittadino:

– «Fortuna che fra un anno #Pisapia, protettore dei centri a-sociali, non farà più danni come sindaco di #Milano!», ha scritto in un tweet, rispondendo al sindaco di Milano che, all’indomani degli scontri, lo aveva esortato ad offrire il suo aiuto per ripulire la città, sottolineato anche che «Salvini purtroppo coccola coloro che forse volevano il sangue e distruggere la nostra città, com’è accaduto in altre parti d’Italia».

– «Ridicolo», la replica lapidaria del leader della Lega. Che poi ha  rilanciato ricordando l’appuntamento di oggi pomeriggio in piazza della Scala: «Aspetto i milanesi perbene domani (oggi, n.d.a.) alle 18 di fronte al comune di Milano. Delinquenti #noexpo potevano essere fermati oltre confine!».

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ESPOSITO (COPASIR): “SALVINI COME I BLACK BLOC” – Parole, quelle di Salvini, che non sono piaciute al vicepresidente del Copasir Giuseppe Esposito. «Matteo Salvini – ha detto il dirigente Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – con il suo linguaggio violento e i suoi incitanti all’odio è assai più simile ai professionisti dello sfascio e della devastazione che si sono visti a Milano che ai suoi concittadini milanesi che hanno offerto un’encomiabile lezione di dignità e civiltà».

– «Fare proposte serie invece di sparare parole a vanvera come invocare le dimissioni di Alfano un giorno
si e l’altro pure», l’invito rivolto da Esposito a Salvini. Che poi ha ribadito che «gli apparati di sicurezza e
le forze dell’ordine sono riusciti ad evitare che la situazione degenerasse in maniera ancor più grave». Semmai, ha aggiunto, «vanno studiate formule idonee per cui chi organizza una manifestazione possa poi essere responsabile di garantire il corretto svolgimento dei cortei e ripagare eventuali danni e garantire».

 

AGGIORNAMENTO del 4.5.2015: «Non è vero che il peggio sia stato evitato – ha dichiarato Riccardo De Corato, vice presidente del Consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione -. Lo dicono alcuni cittadini intervistati da organi di stampa e gli stessi poliziotti che erano pronti a catturare i black bloc, ma sono stati fermati. Pisapia ha sfilato lungo le strade della devastazione con lo slogan “Nessuno tocchi Milano”. I milanesi lo hanno contestato. Ma cosa intende fare Pisapia, in concreto, per i residenti di Corso Magenta, via Carducci e Piazza Pagano e le altre zone devastate dai black bloc? Il governatore Maroni venerdì sera ha chiamato in tempo reale l’assessore al bilancio Garavaglia e venerdì porterà in giunta la creazione di un fondo di 1,25 milioni di euro. Questi sono fatti concreti. Il Comune di Milano dovrebbe mettere almeno il triplo. Presenterò al sindaco un’interrogazione urgente nei prossimi giorni. I cittadini denunciano Pisapia di non essersi fatto vivo la sera dopo le devastazioni: in effetti era alla Scala con Renzi, mentre i milanesi contavano i danni. Ora metta mano al portafoglio, sennò sono solo chiacchiere».

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S.P.

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