Emergenza profughi Milano, Pisapia attacca, ma non mancano le repliche: “Comune in stato confusionale”
Dopo giorni di critiche – talvolta anche molto aspre (De Corato: “Milano è in ginocchio e ringrazia Pisapia”; Gelmini: “Approccio ideologico ed estremista del Comune” ) è arrivato il tempo per Giuliano Pisapia, sindaco di Milano (nella foto), di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. E lo fa a margine dell’incontro tra il premier Renzi e il presidente francese Hollande durante il national day della Francia ad Expo, “un primo seppur limitato passo avanti sul tema dell’immigrazione, in particolare dei profughi”. Tema caldo dell’estate quello dei profughi – avevamo preannunciato su queste pagine negli scorsi giorni – che non smette di tenere banco, ormai quotidianamente. Almeno finché l’emergenza non sarà più tale.
PISAPIA: “FORZA ITALIA HA LA MEMORIA CORTA” – “A certi deputati di Forza Italia che hanno la memoria corta, l’insulto facile e non comprendono che anche piccoli passi e stima reciproca – pure nelle diversità – possono contribuire a trovare soluzioni praticabili e possibili – attacca Pisapia -, ricordo che quando al governo c’era il centrodestra la Francia, la Germania e i più importanti Paesi europei ridevano e ironizzavano sul nostro Paese e sull’allora presidente del Consiglio. Almeno questo ora non succede più”.
– Soluzioni “a problemi epocali” che Milano – secondo il primo cittadino – sta mettendo in campo “da tempo”, poiché ” è necessario che ci sia equilibrio tra solidarietà, responsabilità, legalità. Solo insieme è possibile dare risposte adeguate, perché come è stato detto quest’oggi (da Renzi e Hollande, n.d.a.) non si tratta di un problema solo italiano o solo francese (…). Quello dell’immigrazione è un problema che riguarda tutta l’Europa e nessun Paese può portare da solo il fardello dei migranti´.
DE CORATO: “PISAPIA-MAJORINO DILETTANTI ALLO SBARAGLIO” – “Una stoccata che Giuliano Pisapia indirizza neanche troppo velatamente, tra gli altri destinatari, anche a Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione, che da tempo non nasconde il suo disappunto sulla gestione dell’emergenza profughi da parte della giunta arancione.
– “Perché Pisapia non ha portato Renzi e Hollande in Stazione Centrale ad osservare quanto sta accadendo?“, ha domandato ieri il vice-presidente comunale. “Niente di quanto dichiarato da Pisapia e Majorino nelle ultime settimane sull’emergenza migranti si è ancora avverato – ha sottolineato -, finendo per dimostrarsi sempre di più dei veri e propri dilettanti allo sbaraglio”.
– A chi ha la memoria corta, De Corato ha anche ricordato che “in data 19 aprile, durante il programma di Lucia Annunziata, il sindaco aveva ribadito che non si sarebbero più visti profughi in Stazione Centrale durante l’Expo”. E, solo qualche giorno più tardi, durante il vertice in Prefettura con il ministro Alfano e il prefetto Tronca, “si era anche opposto ai nuovi arrivi previsti, sostenendo che la città avesse già fatto la propria parte per rispondere all’emergenza”. Per non parlare, poi, della presa di posizione di Majorino, secondo il quale “i posti per l’accoglienza a Milano sono finiti e che, in emergenza, ci si sarebbe occupati solo dei bambini”.
“COMUNE IN STATO CONFUSIONALE E CENTRALE INVASA DA IMMIGRATI” – Invece, ha concluso il capogruppo di Fdi-An, “il sindaco ha chiesto oggi ad Hollande, di rivedere la decisione francese di bloccare il transito dei profughi da Ventimiglia oltre i confini francesi. Ma Hollande della richiesta di Pisapia se ne frega e i migranti non varcheranno le frontiere”.
– I risultati? “Un Comune in stato confusionale e la Centrale ancora invasa dagli immigrati, i cui arrivi non accennano ad arrestarsi. Il pallottoliere che ho regalato a Pisapia servirà anche per contare tutte le `fregnacce´ che ha raccontato e continua a raccontare sull’emergenza migranti a Milano”.
GELMINI: “INCONTRO RENZI-HOLLANDE FALLIMENTARE. INUTILE PATERNALE DI PISAPIA” – Contro le paroledi Pisapia si è schierata, nella serata di ieri, anche Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera. “Ci mancava solo la paternale di Pisapia: la Francia non può chiudere le frontiere, per suggellare il fallimento del vertice Renzi-Hollande all’Expo di Milano – ha fatto sapere in una nota -. Un tempo si sarebbe detto che è finita a tarallucci e vino ma, visto il contesto, l’incontro tra Renzi e Hollande è finito davanti a un piatto di rigatoni con le melanzane, l’unica nota positiva dell’incontro, visto che i prodotti erano rigorosamente Italiani”.
– “Hollande ha spiegato a Renzi che la Francia a Ventimiglia ha applicato le leggi – ha aggiunto Gelmini -. Tant’è vero che ormai sono più numerosi i migranti che la gendarmerie di Ventimiglia ci restituisce di quelli che riescono a varcare la frontiera. E la diplomazia italiana ha registrato un altro fallimento: l’emergenza migranti resta tutta italiana”.
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S.P.