Eventi gratis weekend Milano 5 maggio 2012, la città dall’alto sul campanile della Basilica di San Vittore con i maestri campanari, info

Claudio30 Aprile 2012 11:43

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L’iniziativa è ad opera della Federazione Campanari Ambrosiani, l’associazione no profit milanese che si occupa della riscoperta del patrimonio campanario storico di Milano e della salvaguardia del suono tradizionale manuale delle campane, secondo la tecnica chiamata appunto “suono ambrosiano”, caratteristica del nostro Rito.

L’APERTURA STRAORDINARIA DEL CAMPANILE DI SAN VITTORE – Nella giornata di sabato 5 maggio 2012, dalle ore 10.30 alle 17.00 i visitatori potranno godere dell’apertura straordinaria della Basilica di S.Vittore salendo sul suo campanile, accompagnati dai volontari della Federazione.

LE STORIE E I SEGRETI A 50 METRI D’ALTEZZA – I visitatori, una volta percorse le scalinate e giunti sulla cima del campanile, a circa 50 metri d’altezza, oltre che ammirare il panorama affascinante che si affaccia sul centro di Milano, potranno toccare direttamente le campane e capirne i meccanismi di funzionamento e le tecniche che permettono di suonarle armoniosamente.

– I maestri campanari saranno a disposizione del pubblico per illustrare i particolari, la storia e le tradizioni dei campanili milanesi.

TRA SANT’AMBROGIO, CENACOLO E SANTA MARIA DELLE GRAZIE – La giornata di apertura della Basilica, in concomitanza con i festeggiamenti patronali di S. Vittore martire, vuole essere l’occasione per il rilancio di questo luogo d’arte a due passi da Sant’Ambrogio, dal Cenacolo e da Santa Maria delle Grazie.

– Complesso monastico olivetano edificato nel ‘500 su una precedente basilica paleocristiana, la chiesa, progettata da Vincenzo Seregni nel 1533, venne completata in seguito, seppure la facciata sia rimasta incompiuta, col contributo di Pellegrino Tibaldi, Martino Bassi e Galeazzo Alessi.

– All’interno si possono ammirare lo straordinario coro ligneo, gli splendidi Angeli musicanti affrescati nel 1617 sulla cupola da Moncalvo, la cappella Arese, aggiunta nel 1669 da Girolamo Quadrio, e tele di Camillo Procaccini, Francesco Cairo, Daniele Crespi e Ambrogio Figino.