Salute e Benessere

Aneurisma dell’aorta addominale: il killer silenzioso che si scopre con un’ecografia

È una delle patologie cardiovascolari più pericolose e sottovalutate. L’aneurisma dell’aorta addominale (AAA) è una dilatazione patologica dell’aorta – la principale arteria del nostro organismo – che si manifesta nel tratto addominale. Nella maggior parte dei casi è asintomatico, scoperto casualmente durante un esame per altri motivi. Eppure, se non diagnosticato per tempo, può portare alla rottura del vaso e alla morte del paziente in pochi minuti. Non è un caso se viene spesso definito “il killer silenzioso”.

Il rischio principale è che l’aneurisma si sviluppi lentamente e in modo del tutto invisibile, fino a raggiungere dimensioni critiche. Quando la parete dell’aorta non regge più la pressione interna, può lacerarsi e provocare un’emorragia interna massiva. In questi casi, la mortalità sfiora il 75%. Ma esiste una possibilità concreta di prevenire tutto questo: fare un’ecografia dell’addome completo, un esame semplice e non invasivo che consente di visualizzare l’aorta e misurarne il diametro.

Grazie ai progressi della medicina preventiva e alla disponibilità di servizi digitali, oggi è possibile sottoporsi a controlli in modo rapido e comodo. Per chi vive in Lombardia, ad esempio, è possibile prenotare un’ecografia addome completo a Milano e Provincia su Elty.it, scegliendo la struttura e il medico preferito, anche senza impegnativa. Una procedura che richiede pochi minuti, ma può fare la differenza.

Un problema sottostimato ma molto diffuso

Secondo i dati più recenti, l’aneurisma dell’aorta addominale colpisce tra il 2 e il 5% degli uomini sopra i 65 anni, con una prevalenza molto più alta tra i fumatori. Spesso non dà alcun sintomo, se non in fase avanzata, quando può provocare dolori addominali o lombari, oppure una pulsazione anomala percepibile al tatto. Ma nella maggior parte dei casi, fino alla rottura, il paziente non avverte nulla.

I principali fattori di rischio sono l’età (sopra i 65 anni), il sesso maschile, il fumo di sigaretta, l’ipertensione, il colesterolo alto, la familiarità per malattie vascolari e l’aterosclerosi. L’associazione tra AAA e malattie cardiovascolari è molto stretta: chi ha già avuto infarti, ictus o soffre di insufficienza vascolare periferica è considerato un paziente ad alto rischio. Anche chi è stato sottoposto a interventi chirurgici vascolari o a impianto di stent coronarici dovrebbe considerare uno screening.

L’ecografia addominale come strumento salvavita

L’ecografia dell’addome completo è attualmente l’esame più semplice, economico ed efficace per identificare un aneurisma dell’aorta. Utilizza gli ultrasuoni per visualizzare in tempo reale le strutture interne dell’addome, inclusa l’aorta. Permette di misurare con precisione il diametro del vaso e di individuare eventuali segni di dilatazione patologica. Se il diametro supera i 3 cm, si parla già di aneurisma; oltre i 5 cm, il rischio di rottura aumenta in modo significativo.

Come spiega anche l’Istituto Superiore di Sanità, l’ecografia addominale rappresenta l’esame di riferimento per la diagnosi iniziale di aneurisma addominale. È un test rapido e privo di rischi, che consente di pianificare in modo sicuro eventuali strategie di monitoraggio o intervento. Nei soggetti a rischio, può rivelarsi uno strumento decisivo per evitare complicazioni gravi.

Perché non aspettare i sintomi

La prevenzione, in questo caso, è fondamentale. Chi aspetta che compaiano i sintomi rischia di arrivare tardi. Il dolore addominale o lombare, il senso di pulsazione nell’addome o l’ipotensione improvvisa sono segnali di una possibile rottura imminente. A quel punto, ogni minuto può essere decisivo. La mortalità associata alla rottura dell’aneurisma è altissima, e solo un intervento chirurgico immediato può salvare la vita.

Tuttavia, se scoperto in fase precoce, l’aneurisma può essere monitorato per anni, tenuto sotto controllo con uno stile di vita adeguato e interventi programmati. Ridurre il fumo, controllare la pressione e mantenere il colesterolo a livelli accettabili sono misure fondamentali, ma nulla può sostituire la diagnosi precoce.

Una scelta consapevole

L’aneurisma dell’aorta addominale è un esempio concreto di quanto la prevenzione possa fare la differenza. Una patologia silenziosa, ma altamente pericolosa, che può essere diagnosticata con un esame semplice e accessibile. Il messaggio da portare a casa è chiaro: non aspettare che compaiano i sintomi. Se hai più di 65 anni, fumi o hai familiarità per patologie cardiovascolari, valuta seriamente la possibilità di sottoporti a un’ecografia addominale.

Una diagnosi precoce non solo può salvarti la vita, ma permette di pianificare interventi meno invasivi, con meno rischi e maggiori probabilità di successo. In un’epoca in cui possiamo gestire la nostra salute con pochi clic, prenotare un esame non dovrebbe più essere un ostacolo, ma una scelta di responsabilità. E oggi, grazie a strumenti come Elty.it, lo è davvero.

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