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Viviano, Marcelo, Fabregas, Aquilani, Drogba e tanti altri: i colpi low cost e last minute del calcio mercato italiano, ruolo per ruolo

Ci sono top player che vogliono lasciare squadre in cui hanno poche possibilità di vincere e giocatori di media caratura che militano nelle big europee ma che vorrebbero approdare in squadre minori per giocare di più. L’elenco dei possibili colpi dell’ultima decade di agosto è particolarmente lungo: cerchiamo di scoprire qualche nome.

 

DI OGNI RUOLO E PER OGNI GUSTO – Portieri, difensori, centrocampisti, trequartisti e punte: l’elenco dei nomi grossi che sono in overbooking nelle rispettive ed attuali squadre è lungo e comprende giocatori di qualsiasi zona del campo.

 

I PORTIERI – Tralasciando il mercato estero, in Italia possiamo trovare agevolmente due portieri in esubero dalle rispettive società:

  • Storari, un anno fa pagato 4,5 milioni di euro dalla Juventus, non accetta più il ruolo di secondo a Buffon, dove i bianconeri vantano la sicurezza austriaca Alex Manninger: l’estremo difensore potrebbe interessare, e non poco, a società come Roma e Genoa.
  • Viviano: la stagione passata tra i rossoblu del Bologna gli è valsa la convocazione in Nazionale; Prandelli se lo coccola come vice Buffon, mentre all’Inter puntano dritti su Bardi come sostituto di Julio Cesar. Interessa al Genoa dove potrebbe rientrare in uno scambio con Palacio o Kucka.

 

I DIFENSORI – Sono soprattutto gli esterni quelli che potrebbero muoversi; in Italia non ne abbiamo molti di livello mondiale, mentre all’estero qualche big potrebbe partire:

  • Marcelo: Mourinho ha chiesto ed ottenuto Fabio Coentrao. Nonostante il mago di Setubal sia capace di tutto, sembra difficile che possa far coesistere due laterali sinistri come Marcelo ed il portoghese ex Benfica. Potrebbe rientrare in un eventuale scambio di prestiti con Maicon, anche se all’Inter non credono nell’operazione.
  • Kolarov: un anno fa Lotito fece l’affare dell’anno cedendo il serbo ai citizens per 18 milioni di euro; l’esterno sinistro alla corte di Mancini è stato quasi sempre titolare, ben 37 le presenze, ma condite da sole 3 reti. Con un’offerta di 15 milioni potrebbe partire.
  • Antonini: lanciato nella stagione 2009/10 da Leonardo, quando l’ex tecnico di Milan ed Inter venne ufficializzato come manager del Psg si pensava che l’esterno sinistro rossonero avrebbe potuto essere l’uomo di fiducia del brasiliano nella società parigina. Le voci si sono placate, ma il Milan non sarebbe dispiaciuto di una sua eventuale partenza. Valore pari a 5 milioni di euro.

 

I CENTROCAMPISTI – Qui ci si può sbizzarrire: big e squadre di media classifica potrebbero fare affari d’oro se si pensa ai vari Fabregas, Aquilani, Felipe Melo, Flamini e tanti altri. Scopriamoli assieme:

  • Fabregas: lo spagnolo ha esplicitamente detto di non voler più far parte del progetto Arsenal; su di lui c’è il Barcellona, ma alla fine potrebbe spuntarla il Milan grazie alla mediazione della “vecchia” volpe Mino Raiola.
  • Aquilani: le ottime stagioni, dal 2004 al 2009, vissute all’ombra del Colosseo gli sono valse l’approdo al Liverpool di Benitez; la stagione nei Reds fu piuttosto travagliata a causa degli infortuni che da sempre lo attanagliano. La Juventus del duo Marotta-Delneri decise di puntare sul romano, non riscattandolo però. Ora è alla ricerca di una nuova società: la Fiorentina ha mostrato interesse, tuttavia l’ingaggio sembra essere troppo alto per la società Viola. Potrebbe finire al City e sostituire il veterano Vieira.
  • Felipe Melo e Sissoko: acquistati entrambi come giocatori cardini del centrocampo, tra le fila della Vecchia Signora hanno troppo spesso deluso e sono finiti per essere considerati in esubero. Il Galatasaray ha messo gli occhi su entrambi, mentre per il maliano si è fatto vivo anche il Real Sociedad. Un unico problema: l’elevato ingaggio per entrambi che ne blocca il trasferimento in società di medio livello. Si potrebbe concludere con un prestito con diritto di riscatto.
  • Muntari: all’Inter arrivò nel 2008 e disputò tre buone stagioni condite da un’unica pecca: l’eccessiva foga mostrata in alcuni delicati momenti del match. Nella seconda parte della scorsa stagione finì in prestito al Sunderland, solamente 9 presenze e poca brillantezza non gli sono valse la riconferma. Gasperini non lo considera necessario per la sua Inter ma, come per i due bianconeri, il nodo è l’elevato emolumento percepito.
  • Flamini: un contratto in scadenza nel giugno 2012 ed un ingaggio di oltre 5 milioni per il francese che, troppo spesso, si dimostra irruento ed inconcludente. La società rossonera è praticamente obbligata a rinnovargli il contratto perché, con un ingaggio di questo tipo, la cessione appare difficile, nonostante Mathieu abbia mercato in Inghilterra e Germania.

 

I TREQUARTISTI – Entriamo nei ruoli cruciali del campo; la nostra squadra deve comprendere anche un giocatore che agisca davanti al centrocampo e dietro le due punte. Un nome? Sceglietelo tra questi:

  • Menez: talento francese croce e delizia; quando è in forma regala numeri e gol meravigliosi, quando non ha voglia è inconcludente ed irritante. Sabatini, ds della Roma, si sta chiedendo cosa fare di Jeremy. Potrebbe finire al Psg di Leonardo, anche se la sua patria migliore sarebbe la Spagna, dove gli ampi spazi gli permetterebbero di sfondare maggiormente.
  • Pastore: Zamparini, presidente del Palermo, ha spesso delineato la cifra richiesta per l’argentino, 50 milioni di euro. Recentemente ha dichiarato di aver in mano un’offerta di un top club che si aggira sui 45 milioni. Si è parlato anche di Milan ed Inter tuttavia, a queste cifre, il trequartista rosanero finirà all’estero. A 20 milioni di euro sarebbe un buon affare per chiunque, al doppio è un vero e proprio azzardo.
  • Coutinho: sbarcato ad Appiano Gentile un anno fa e considerato, dai supporters interisti, come più forte di Pato, nella prima parte della stagione scorsa sotto la gestione Benitez si è perso. Nemmeno il connazionale Leonardo ha saputo ristabilirlo; necessario il prestito in qualche società medio-bassa che possa farlo crescere senza le pressioni di San Siro.

 

LE PUNTE – Eccoci arrivati al termine di questo viaggio; l’ultimo ruolo che ci resta da analizzare è quello degli attaccanti:

  • Drogba: l’ivoriano non rientra nei piani del nuovo tecnico del Chelsea, quel Villas-Boas tanto desiderato da Moratti; con 215 reti in 478 partite ed a 33 anni compiuti sarebbe l’acquisto ideale per una squadra che ha un urgente bisogno di vincere. In Italia le destinazioni ideali, proprio per il suddetto motivo, sarebbero Juventus e Roma. Inter e Milan non possono competere in quanto contano già top player con ingaggi altissimi, vedi Eto’o ed Ibrahimovic.
  • Tevez: l’argentino ha spesso avuto dissidi con il tecnico Mancini e, fino a poche ore fa, sembrava in procinto di far ritorno in Brasile nel Corinthians. L’affare è saltato ed ora Carlitos è alla ricerca di qualche nuovo pretendente: il Real Madrid di Mourinho ci sta facendo più di un pensiero, in extremis portebbe portarlo al Santiago Bernabeu per meno di 30 milioni di euro.
  • Zarate: l’argentino della Lazio nella scorsa stagione ha deluso le attese; Lotito vorrebbe cederlo, soprattutto dopo aver perfezionato gli acquisti di Klose e Cissè. È molto ambìto in Francia e dalla Fiorentina. Con 12 milioni, a fine agosto, lo si può acquistare.
  • Gilardino: con Mutu a Cesena e Montolivo in orbita rossonera, l’impressione che i Della Valle stanno dando è quella della smobilitazione. Il Gila sembra averlo capito ed ha rifiutato il rinnovo del contratto: piace al Marsiglia, 15 milioni il valore del suo cartellino.
  • Amauri: al pari di Felipe Melo non è stato convocato per la tournée che la Juventus ha organizzato in America. L’italo-brasiliano, che lo scorso anno ha fatto molto bene a Parma, vorrebbe rimanere nel nostro Paese ed accasarsi a Genoa. Il neo? L’elevato ingaggio; l’unica forma possibile di trasferimento rimane il prestito.

 

LA ROSA IDEALE – Il viaggio tra i giocatori in overbooking è terminato; la rosa tra cui scegliere qualche campione in esubero o qualche giocatore per poter puntare a medi obiettivi è molto ampia.

  • E voi chi scegliereste?

 

Matteo Torti

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