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Polonia Italia 0 a 2 Amichevole, Prandelli si gongola un Super Balotelli

Prandelli, nella prima amichevole di preparazione agli Europei 2012 in Ucraina e Polonia si affida al tandem offensivo Balotelli-Pazzini. Dietro di loro agirà il “cocco” del ct: Montolivo, mentre a centrocampo spazio a De Rossi, Pirlo e Marchisio. In difesa debutto per Abate che completa la linea arretrata formata da Ranocchia, Chiellini e Criscito. In porta capitan Buffon.

 

 

Nemmeno il tempo di iniziare e la Polonia si riversa nella metà campo Azzurra: subito forte pressing e nessuna possibilità di ripartire. Nonostante questo ritmo da “dentro o fuori”, per ammirare la prima occasione di gioco bisogna attendere il 13’ quando, su un mancato fuorigioco chiamato da Criscito, Peszko calcia a botta sicura: pallone che si spegne a lato della porta difesa da Buffon.

 

Gli Azzurri si vedono solamente al 18’ quando Criscito, dall’out sinistro, crossa in mezzo dove trova De Rossi che, invece di tirare a rete, cerca un contro cross per Pazzini. La difesa polacca sbroglia agevolmente.

 

Pronta risposta dei padroni di casa: corner lungo calciato da Obraniak e Lewandowski che regala l’illusione del gol ai suoi tifosi; l’uscita di Buffon lo disturba e la punta polacca non riesce a gonfiare la rete.

 

Al 29’ buona occasione per Balotelli che, su assist di Montolivo, si porta a spasso due difensori polacchi e dal limite dell’area fa partire un bel tiro a giro: palla che finisce debolmente tra le braccia di Szczesny.

 

Passano sessanta secondi ed è ancora l’ex Inter a provarci: ottimo pallonetto dai venti metri e sfera che si insacca alle spalle dell‘estremo difensore in forza all‘Arsenal. Primo gol con la maglia Azzurra per il tifosissimo rossonero.

 

La rete della punta del Manchester City spegne i sogni dei padroni di casa che, colpiti nel loro momento migliore, escono dal match senza dar seguito alla pressione ed al forcing mostrato nella prima metà della frazione di gioco.

 

La ripresa inizia con gli ingressi di Thiago Motta e Pepe che subentrano a Pirlo e De Rossi. Nei primi minuti domina il nervosismo: i polacchi non risparmiano entrate dure e Chiellini, Criscito e Pazzini rispondono a dovere.

 

Al 51’ ottima occasione per raddoppiare: Montolivo dalla destra pennella un ottimo cross che arriva direttamente sulla fronte di Balotelli. Il colpo di testa dell’attaccante italiano si spegne a lato. La risposta dei padroni di casa è tutta nel mancino di Polanski che, al 55’, rasenta il palo alla destra di Buffon con un buon tiro dal limite dell‘area.

 

SuperMario si riscatta cinque minuti dopo fornendo un assist perfetto a Pazzini che, tutto solo in area di rigore, insacca di punta. Il raddoppio consente a Prandelli di provare nuove soluzioni: dentro Aquilani, Nocerino e Matri al posto di Marchisio, Montolivo e Pazzini.

 

Balotelli, semmai ce ne fosse bisogno, si dimostra ancora una volta micidiale in attacco: tutti i pericoli sono arrivati dalle sue gambe.

 

Al 66’ il neo entrato Matri ha sui propri piedi il pallone del tris: la difesa polacca è sbilanciata e così la punta juventina può involarsi in solitaria verso l’estremo difensore dell’Arsenal che ipnotizza l’ex Cagliari e riesce a deviare in angolo il tiro dell’Azzurro. Sul corner ottimo colpo di testa di Balotelli: Szczesny blocca in tuffo.

 

Al 76’ Prandelli decide di mettere minuti nelle gambe anche al torinese Ogbonna, l’ultimo Granata a vestire la maglia della Nazionale Italiana fu Rosina; il giovane centrale difensivo subentra a Criscito, con Chiellini che viene dirottato a sinistra.

 

Proprio quando il match sembrava spegnersi senza particolari sussulti, un franoso Ranocchia si abbatte su Lewandowski. L’arbitro concede il penalty: dal dischetto si presenta Blaszczykowski; Buffon para.

 

È l’ultima occasione di un match molto confuso ed a tratti nervoso. Prandelli può gioire per un grande Balotelli ma, senza la tecnica di Cassano e Rossi, il gioco che aveva contraddistinto gli Azzurri nel girone di qualificazione ad Euro 2012 è andato scemando.

 

L’appuntamento è a martedì 15 novembre quando allo Stadio Olimpico di Roma arriverà l’Uruguay, detentore della Copa America.

Matteo Torti

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