Tavolo della Pace Calciopoli 14 dicembre 2011, “Ognuno rimane sulle proprie posizioni”
“Ognuno è rimasto nelle proprie posizioni”: è questo il commento del presidente del Coni, Gianni Petrucci al termine del, così ribattezzato, Tavolo della Pace. Ma c’era realmente qualcuno che avrebbe potuto immaginare che, oggi, Moratti avrebbe rinunciato allo scudetto assegnatogli per la stagione 2005/06 o qualche altro che, realisticamente, credeva fermamente nel rinuncio bianconero a perseguire la strada della riassegnazione dello stesso scudetto?
TANTE CHIACCHIERE, MA ALLA FINE? IL NULLA – Dopo cinque ore di colloqui tra il presidente del Coni, Gianni Petrucci, tra il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi, tra il presidente della Figc, Giancarlo Abete ed il direttor generale Antonello Valentini, tra i presidenti di Inter, Napoli, Fiorentina e lìAd del Milan, qual è il risultato?
- “E’ stato un incontro molto lungo, cordiale e corretto. Ma devo essere onesto e sincero, le scorie di calciopoli sono ancora molto scottanti, per cui ognuno è rimasto nelle proprie posizioni”. Il commento del presidente del Coni, Gianni Petrucci ossia colui che aveva organizzato questo “meeting”, è eloquente.
- E sembra ancor più netta, decisa e limpida la posizione assunta dal presidente dell’Aia, Marcello Nicchi: “Sono deluso e amareggiato non perché sia fallito il tavolo, ma perché credo che si sia persa un’occasione, che spero verrà colta quanto prima in un prossimo incontro, per dare un segnale al mondo dei giovani e ai settori giovanili. Quando è l’ora di dire basta, bisogna farlo. Mi auguro che, nel rispetto di tutti, presto si addivenga alla fine di questa diatriba”.
- Si allinea su queste risultanze anche Abete: “Le posizioni sono sedimentate, nonostante lo sforzo non si riesce a sanare una ferita profonda, anche se si cerca di andare verso il futuro”.
INTER vs. JUVENTUS: LA GUERRA CONTINUA – Come scontato che fosse, nemmeno il famigerato ed auspicato Tavolo della Pace ha messo fine alla diatriba dialettica ed al conflitto istituzionale tra Inter e Juventus.
- Moratti non fa un passo indietro circa lo scudetto 2006 che gli è stato, secondo Agnelli, erroneamente assegnato; e, dall’altra parte, il presidente bianconero, non cede sulle azioni legale per riottenere lo scudetto vinto sul campo.
- La Figc, sbilanciandosi ancora una volta inutilmente, si lascia andare, per bocca di Abete, delle dichiarazioni sibilline sull’esposto presentato dalla Juventus: “Il ricorso della Juve al Tar? Noi faremo la nostra parte istituzionale. Come federazione contrasteremo il ricorso in modo sereno e ricordo che finora le nostre argomentazioni sono state accolte da tutti coloro che hanno giudicato. Penso di avere la coscienza a posto”.
- Ulteriore precisazione sulla richiesta di risarcimento, presentata da Agnelli, e pari a 480 milioni di euro: “Non ci sono fondi stanziati da parte della federazione per fare fronte a questo ricorso perché significherebbe fermarsi per due-tre anni, considerato che la federazione ha introiti di circa 180 milioni di euro l’anno. Inoltre, se la Figc costituisse un fondo rischi ad hoc evidenzierebbe una preoccupazione per un percorso che finora è stato di grandissima linearità”.
FIORENTINA, INTER E NAPOLI: COSA SI DICE? – Alle 13.41, qualche minuto dopo la conclusione del tavolo della Pace, il primo ad uscire è stato il patron della Fiorentina:
- Diego Della Valle si è così espresso: “E’ stato un incontro civile, ma ognuno è rimasto sulle proprie posizioni”.
- Poco dopo sono usciti, assieme, De Laurentis, Galliani e Moratti; mentre i primi due si sono defilati evitando le telecamere, il presidente neroazzurro si è concesso ai taccuini non sbottonandosi, nascondendosi dietro un banale: “Un incontro è sempre costruttivo, tutto può essere utile”.
- Stesso discorso per il presidente bianconero, Andrea Agnelli, che simulando una certa fretta se l’è cavata con un: “Ci sentiamo più tardi…grazie”.
GALLIANI: IL SAGGIO DEL GRUPPO – In serata Adriano Galliani è tornato sull’incontro della mattinata odierna promuovendo il lavoro fatto da Petrucci: “Credo che il presidente del Coni Gianni Petrucci abbia fatto tutto il possibile per fare mettere d’accordo i contendenti. Ognuno però è rimasto più o meno, direi più che meno, sulle proprie posizioni”.
- “Cosa succederà? Il calcio continuerà, dobbiamo programmare il futuro ma calciopoli è una vicenda aperta, ognuno farà le cose che ritiene doveroso fare per il proprio club. Ci sono punti di vista molto diversi. La vicenda calciopoli verrà scritta e riscritta nel tempo”.
IL DUBBIO – Ma in questo tavolo, cosa c’entra il Napoli ed il suo presidente?
- La squadra partenopea, al contrario degli altri club partecipanti, non è stato in alcun modo coinvolto dalla vicenda Calciopoli
- Siamo sicuri che l’obiettivo era quello di discutere di Calciopoli e non di parlare di diritti televisivi e spartizioni di ricavi tra le big italiane?
E LE CONCLUSIONI? – Ma da questo incontro fiume di 5 ore cosa ci resta? Assolutamente niente. Anzi no, una cosa l’abbiamo capita tutti: Moratti si vuol tenere lo scudetto 2006 ed Agnelli rivuole il titolo ed il risarcimento.
- Ma per immaginare questo non ci sembrava necessario organizzare un “Tavolo” con i massimi esponenti del calcio italiano.
Matteo Torti