Inter – Genoa 1 a 1 Serie A diciottesima giornata, Cambiasso risponde ad Immobile
Si chiude con un pareggio il 2012 dell’Inter che, anche nel match casalingo contro il Genoa, dimostra di non star vivendo un momento particolarmente brillante. Passata in svantaggio per la rete di Immobile, la squadra di Stramaccioni riesce a raggiungere il pari solamente nel finale, grazie al colpo di testa di Cambiasso. Due le tegole per il tecnico romano: l’ennesimo infortunio per Alvarez e la squalifica di Ranocchia per Udinese – Inter del prossimo 6 gennaio 2013.
Lasciarsi alle spalle la sconfitta patita contro la Lazio; è questo l’obiettivo di Stramaccioni nella gara interna contro il Genoa, l’ultima di questo 2012. Match che vedrà nuovamente di fronte Palacio con la sua ex squadra e Cassano con Delneri, tecnico che l’ha fatto esplodere in blucerchiato.
Il tecnico romano si affida al tridente pesante con Cassano, Palacio e Milito. Centrocampo composto da capitan Zanetti ed Alvarez sulle fasce con Gargano e Cambiasso in mezzo. In difesa, davanti ad Handanovic, dentro Ranocchia, Samuel e Juan Jesus.
Delneri, a rischio esonero in caso di pesante sconfitta, deve rinunciare a Borriello, non convocato. In avanti spazio ad Immobile, supportato da Vargas. Per il resto formazione molto abbottonata con Sampirisi, Canini, Granqvist ed Antonelli davanti a Frey. In media, invece, spazio per Tozser, Rossi, Kucka e Bertolacci.
Subito neroazzurri in forcing sin dai primi minuti; al 6’ doppia occasione per i neroazzurri: palla in mezzo di Cassano per Milito che, però, fallisce l’appuntamento con il colpo di testa. Sugli sviluppi dell’azione palla a Cambiasso che va al tiro: Frey, attento, blocca la sfera.
Al 10’ ancora Inter in avanti: è ancora Cassano a recapitare in mezzo all’area rossoblu un pallone interessante; questa volta è Palacio a non riuscire a superare Frey.
Dopo una fase di stallo, torna a farsi vedere l’Inter; è il 19’ quando Cassano, nel vivo del gioco in questo inizio di match, crossa in mezzo per Samuel che fa sponda per Milito. La punta argentina, però, manca il tocco decisivo.
Al 22’ scontro tra Ranocchia ed Antonelli; i due rimangono a terra doloranti, ma pochi minuti dopo rientrano in campo non avendo riportato conseguenze. Ancora neroazzurri avanti al 24’: solito cross di Cassano, ma la palla destinata ad Alvarez viene deviata da Palacio. Nulla di fatto.
Al 25’ prima tegola per Stramaccioni: Ranocchia, diffidato, viene ammonito da Gervasoni. Sarà squalificato per la delicatissima sfida del 6 gennaio al Friuli contro l’Udinese.
Al 29’ prima azione offensiva del Genoa: Bertolacci serve Immobile che va alla conclusione: Handanovic, vigile, respinge. Un minuto dopo seconda tegola per l’allenatore romano che deve effettuare il primo cambio: fuori Alvarez per un infortunio muscolare e dentro Pereira.
Da qui in poi non capita più nulla fino al 46’, quando il solito Cassano mette in mezzo una palla insidiosa che, però, non viene depositata in rete da Milito. L’argentino viene anticipato all’ultimo momento.
Termina senza reti una prima frazione di gioco in cui l’Inter, soprattutto nella prima metà del tempo, ha sfiorato ripetutamente il vantaggio con Milito e Palacio. Molto povere, invece, le sortite offensive degli ospiti, che anche a San Siro testimoniano di essere in piena involuzione.
La ripresa inizia subito con un cambio: dopo mesi di assenza si rivede Chivu, che prende il posto di Juan Jesus. Il romeno si posiziona come playmaker basso davanti alla difesa, con Cambiasso che retrocede nei tre.
Al 46’ subito pericolosa l’Inter con Palacio che, da dentro l’area di rigore, fallisce l’appuntamento con il gol spedendo alto sopra la traversa. Al 50’ ancora chance per i neroazzurri: prima Palacio, in leggero fuorigioco, spara contro Frey; poi Milito, col destro, non trova la porta.
Al 53’ si porta in avanti il Genoa: scucchiaiata di Kucka per Rossi che, nel cercare di superare Handanovic, finisce per rifilare una scarpata in faccia al portiere sloveno. L’ex Udinese, subito dopo, si rialza. Si riparte da un calcio di punizione in favore dei padroni di casa.
Dopo questo interessante avvio, il match torna su ritmi lenti. I neroazzurri puntano al possesso palla, ma sembrano privi di idee. Le uniche sortite offensive vengono da lanci lunghi verso Cassano o Palacio. Il Genoa, invece, è tutto arroccato nella propria metà campo alla disperata ricerca di portare a casa un punto.
Al 67’ Delneri decide di effettuare la prima sostituzione; dentro il brasiliano Anselmo per Bertolacci. Tre minuti dopo seconda sostituzione: entra Piscitella al posto di Marco Rossi.
Al 74’ tornano a farsi vivi i rossoblu: insidioso cross dalla destra di Piscitella per Immobile ed uscita di Handanovic che sventa ogni minaccia. Un minuto dopo è ancora la punta napoletana a cercare la percussione: Ranocchia, in scivolata, manda in angolo.
Il buon momento dei rossoblu si trasforma, al 76’, in vantaggio: bel lancio di Kucka per Immobile che, dalla sinistra, supera agevolmente Ranocchia con un dribbling e deposita in rete superando l’accorrente Handanovic. Clamoroso a San Siro: Delneri 1 Stramaccioni 0.
Al 79’ Stramaccioni decide di tentare il tutto per tutto giocandosi il terzo cambio: dentro Livaja, bomber di Europa League, e fuori Gargano. Pochi secondi dopo, però, sono i rossoblu a sfiorare il raddoppio. Ancora Immobile, in area, che è costretto a defilarsi troppo per superare Handanovic. Altro “buco” della difesa interista.
Ora l’Inter è tutta nella metà campo avversaria, alla ricerca almeno del pareggio. All’82’ ci prova Cambiasso, dal limite dell’area, ma il suo tiro viene ribattuto da Sampirisi. Appaiono, però, troppo caotiche le sortite offensive dei neroazzurri.
Al’85’ da un cross di Cassano dalla sinistra nasce il pareggio interista: colpo di testa di Cambiasso che supera Frey. 1 a 1 a Milano. Ora si può provare a conquistare i tre punti. All’88’ ottima opportunità per Palacio che, in area, supera Antonelli ma si allunga troppo la sfera.
All’89’ clamorosa occasione da rete fallita da Livaja che, da mezzo metro e tutto solo, manda sul palo un pallone insidioso messo in mezzo da Milito. Incredibile errore: nel lungo periodo potrebbe costare il secondo posto.
Nel recupero non accade più nulla; non va oltre l’1 a 1 l’Inter nell’ultimo match del 2012; un misero punto che consente ai neroazzurri di salire a quota 35, a 9 lunghezze di distanza dalla capolista Juventus.
Lazio, Fiorentina e Napoli, nel pomeriggio, potrebbero guadagnare nuovi punti nei confronti del Biscione che, con un punto conquistato nelle ultime due partite, mette nuovamente in palio il secondo posto.
Ci lasciamo con un dubbio: che Stramaccioni, inserendo Chivu e posizionandolo davanti alla difesa, abbia voluto dare un messaggio alla dirigenza interista? Come a dire: compratemi qualcuno che faccia da playmaker, altrimenti in quel ruolo sono costretto a schierare un difensore.
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Matteo Torti