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Parma – Milan 3 a 2 Serie A nona giornata, quante emozioni al Tardini

Stadio TardiniVi ricordate la famosa pubblicità di una nota azienda produttrice di tonno in scatola e di un grissino? Ecco: la similitudine rende splendidamente l’idea. Rossoneri in versione tonno e Ducali in versione grissino. Il livello di perforabilità della retroguardia milanista è estremamente alto. Difficile poter vincere quando si parte con almeno un gol di scarto per gli avversari.

 

Dopo Kakà Allegri gioisce anche per il recupero di De Sciglio; nella sfida esterna contro il Parma entrambi siedono in panchina, mentre sul campo si accende la sfida tra Balotelli e Cassano.

 

Il tecnico livornese del Milan decide di dare fiducia a Gabriel; sarà lui il portiere del futuro e, probabilmente, anche del presente. Davanti a lui quartetto difensivo con Silvestre e Zapata in mezzo ed Abate e Constant sulle fasce. Mediana con il ritorno di De Jong affiancato da Montolivo e Poli. In avanti il trio formato da Birsa, Robinho e Balotelli.

 

Sarà interessante verificare se la fase offensiva prevederà anche oggi un 4-3-3 con Birsa e Robinho ai lati di Balotelli o se invece si tornerà al 4-3-1-2 con lo sloveno ex Torino e Genoa alle spalle del brasiliano e di Super Mario.

 

Donadoni, invece, punta tutto su Cassano ed Amauri. Dietro di loro centrocampo folto con i veloci Marchionni e Biabiany sulle fasce, mentre in mezzo troviamo Gargano, Gobbi e Parolo. In difesa, davanti a Mirante, spazio per Cassani, Felipe e Lucarelli.

 

La partita non inizia su ritmi particolarmente alti. Al 7′ ci prova Constant dai venticinque metri, ma la sua conclusione termina ampiamente sopra la traversa.

 

Al 10′, con eccessiva facilità, il Parma va in gol. Cross dalla destra di Biabiany e difesa rossonera disattenta che lascia troppo spazio a Gobbi prima ed a Parolo poi. Il centrocampista italiano, da pochi passi, non sbaglia: conclusione angolata ed 1 a 0 al Tardini.

 

Pochi secondi dopo episodio dubbio nell’area ducale. Sul colpo di testa di Zapata, Lucarelli respinge la sfera con il braccio. Valeri è lì vicino, ma non ravvisa gli estremi per concedere il penalty in favore del Milan. Azione da rivedere.

 

Al 24′ ancora Parolo pericoloso: il centrocampista arrivato dal Cesena va al tiro dai ventidue metri. Gabriel blocca a terra. Portiere brasiliano sempre sicuro negli interventi. Un minuto dopo si fa vedere anche Cassano: cross in mezzo deviato in angolo da Silvestre.

 

In questa prima mezz’ora di gioco il Milan non si è praticamente mai visto. Rossoneri che sembrano svuotati, fisicamente e mentalmente, dalla partita di martedì contro il Barcellona. Per rimettere in carreggiata il match sarà necessario un deciso cambio di ritmo.

 

Al 32′ prima vera occasione per gli uomini di Allegri: è Poli, dal limite dell’area, ad andare alla conclusione. Sfera che lambisce il palo alla destra di Mirante.

 

Un minuto più tardi arriva il cartellino giallo per Balotelli che si rende protagonista di un’inutile simulazione nell’area avversaria. Valeri non ha dubbi, ammonizione per SuperMario.

 

Pochi secondi dopo contato tra Balotelli e Lucarelli al limite dell’area: Valeri non interviene. Errore del direttore di gara perché nella circostanza o si fischia la simulazione o il fallo. Non può esserci un contatto di quel tipo senza che origini un fallo.

 

Al 45′ arriva il raddoppio del Parma: difesa rossonera ancora troppo lenta che lascia tutto il tempo e lo spazio necessario a Cassano per piazzare la palla dove Gabriel non può arrivare. Di Abate e Montolivo gli errori.

 

Dopo un minuto di recupero, Valeri manda tutti negli spogliatoi. Difficile aggiungere altro: Diavolo pericoloso con un tiro di Poli dal limite dell’area al 32′ e nulla più. In compenso il divertimento, non certo per i supporter del Diavolo, è arrivato dal Parma che ha sfruttato al massimo le percussioni delle ali che hanno regalato le reti a Parolo e Cassano.

 

La ripresa inizia senza cambi; in campo gli stessi effettivi che hanno chiuso il primo tempo. Dopo trenta secondi ci prova Cassano, ma la sua conclusione dal vertice destro dell’area di rigore è centrale. Gabriel para.

 

Al 47′ rischio per Zapata che nella propria area di rigore cerca di superare Amauri. L’attaccante ex Juventus fa fallo e Valeri ferma tutto. La punta italiana sfiora il gol al 50′: assist di Cassano e sinistro di Amauri. Gabriel si distende e blocca con il pugno.

 

Al 51′ doppio cambio per Allegri: escono Poli e Balotelli ed entrano Kakà e Matri. Ora il Milan indietreggia Birsa sulla linea del centrocampo. Prestazione decisamente negativa per Super Mario.

 

Al 55′ altro episodio dubbio nell’area del Parma. Matri e Felipe entrano in contatto; l’attaccante rossonero va a terra, ma Valeri lascia proseguire.

 

Al 58′ altro rischio per i rossoneri: Cassano mette in mezzo il pallone dalla linea di fondo campo e Gargano colpisce la traversa.

 

Al 60′ si sblocca Matri: verticalizzazione di Birsa per l’attaccante ex Juventus che incrocia di destro e supera Mirante realizzando il primo gol con la maglia rossonera. 2 a 1 al Tardini e partita che si riapre a mezz’ora dal 90′.

 

Si accende il match. Al 62′ volata di Kakà e destro che viene mandato in corner da Mirante. Sugli sviluppi dello stesso arriva il 2 a 2 firmato da Silvestre. Il difensore ex Inter ribadisce in rete una palla che Zapata aveva spedito sulla traversa.

 

Donadoni corre ai ripari ed al 63′ inserisce Sansone per Amauri. Il tecnico dei Ducali cerca rapidità e movimento per sfruttare al meglio gli spazi lasciati dalla difesa rossonera. Parma che però ha la colpa di non aver saputo sfruttare le occasioni ad inizio ripresa. Il 3 a 0 avrebbe dato maggiori sicurezze alla squadra del presidente Ghirardi.

 

Al 67′ il Diavolo sfiora il tris: azione prolungata di Robinho e cross in mezzo di Kakà; la sfera finisce tra i piedi di Montolivo che però colpisce la parte esterna della rete regalando l’illusione del gol ai tifosi rossoneri.

 

Al 73′ secondo cambio per Donadoni: entra Rosi al posto di Cassano. Un minuto dopo Montolivo cerca la gloria personale andando al tiro da oltre venti metri; conclusione debole e centrale, Mirante blocca.

 

Al 75′ terza ed ultima sostituzione per il Parma: entra Benalouane al posto di un malconcio Felipe. Al 77′ primo giallo per un giocatore del Parma: Valeri lo sventola a Parolo che ferma Montolivo al limite dell’area. Della battuta si incarica il mancino Birsa: sfera che termina sopra la traversa.

 

All’82’ erroraccio di Kakà che, tutto solo davanti a Mirante, non riesce a superarlo e si fa murare il tiro. All’83’ ammonito De Jong per un intervento su Rosi. Il Parma vorrebbe il rosso; Valeri estrae il giallo anche a Lucarelli.

 

All’89’ Allegri si gioca anche la carta Saponara: l’ex Empoli entra al posto di Robinho. Pochi secondi dopo miracolo di Gabriel che con un’uscita perfetta salva il risultato impedendo il 3 a 2 a Rosi, poi giallo per Gargano.

 

Al 93′ ammonito anche Zapata che ferma Sansone nella trequarti rossonera. Della punizione si incarica Parolo: conclusione potente e rete. 3 a 2 al 94′. Da rivedere l’intervento di Gabriel, comunque decisivo quest’oggi.

 

Dopo cinque minuti di recupero, Valeri fischia la fine del match. Al Tardini termina 3 a 2; alle reti di Parolo e Cassano del primo tempo hanno risposto Matri e Silvestre al quarto d’ora della ripresa. Solamente nel finale il tabellino è tornato in favore del Parma con la rete di Parolo su punizione.

 

Allegri vede allontanarsi buona parte delle squadre che ha davanti. Il Diavolo rimane a quota 11 punti ma, grazie alle rispettive vittorie, aumentano le distanze dalla Fiorentina e dall’Inter a quota 18, dal Napoli e dalla Juventus a 22 e dalla Roma ancora a punteggio pieno e salita a quota 27.

 

Rimane dietro l’Udinese, ferma a 10 punti, mentre stasera bisognerà attendere la gara casalinga della Lazio, momentaneamente a 11 punti, contro il Cagliari.

 

Dopo Udinese, Barcellona e Parma, le prove di rinascita per il Diavolo non finiscono. Mercoledì 30 ottobre alle 20.45 la gara casalinga contro la Lazio e tre giorni dopo, sabato 2 novembre sempre alle 20.45, sfida interna contro la Fiorentina di Montella.

 

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Matteo Torti

Foto: wikipedia.org

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