Basta comproprietà nel mondo del calcio, rivoluzionato il mercato per l’estate 2014
La svolta è sicuramente epocale. Il mondo del calcio, tramite il Consiglio federale, dice stop alle comproprietà adeguandosi alle normative dell’Uefa e a quanto hanno già fatto altri top come Francia ed Inghilterra. Dalla prossima finestra di calciomercato non sarà più possibile stipulare nuovi contratti di comproprietà, mentre quelli già in corso saranno prolungati di un anno fino al termine della stagione 2014/15.
LA DECISIONE DEL CONSIGLIO FEDERALE – Il Consiglio federale, svoltosi nella giornata di martedì 27 maggio 2014, ha preso una decisione netta: abrogato l’istituto delle compartecipazioni tra società di calcio.
– “Resta – come specificato da Abete – la possibilità di rinnovare di un anno quelle ancora in essere, ma l’istituto viene meno e rimane in piedi fino ad esaurimento”.
– La decisione, come conferma lo stesso Abete, è stata imposta dalla Figc per adeguarsi a una direttiva europea della Uefa e per allinearsi a quanto già fatto in Europa da altri Paesi come Francia ed Inghilterra.
– Abete ha poi concluso: “Nei prossimi mesi appronteremo anche un censimento della situazione in essere”.
– Il motivo di questa decisione? Semplice: “Le comproprietà inibiscono la volontà di un calciatore di scegliere il suo destino. Agente e opachi investitori determinano patti e scelte. E’ ora di dire basta”.
DECISE ANCHE LE FINESTRE DI CALCIOMERCATO – E l’abrogazione dell’istituto delle compartecipazioni viene deciso dal Consiglio federale a distanza di un mese dall’apertura del calciomercato.
– Ieri sono state comunicate anche le date delle finestre estive e invernali: dal 1° luglio alle 23.00 del 1° settembre e, per il calciomercato di riparazione, dal 5 gennaio alle 23.00 del 2 febbraio 2015.
POSSIBILI ALTRE NOVITA’ NEI PROSSIMI GIORNI – Intanto la Figc comunica che per giovedì 29 maggio è stata convocata una riunione fra tutte le Componenti interne per discutere di un altro progetto di riforma dei Campionati che potrebbe andare in vigore a partire dalla stagione 2015/16.
– L’obiettivo è chiarito dallo stesso numero uno della Federcalcio: “Si tratta della ripresa di un confronto già avviato dove non esistono situazioni di preclusione da parte di nessuna componente, restando ferma la volontà da parte di tutti di diminuire il numero di società di appartenenza ai campionati”.
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Matteo Torti