Foto degrado via Selvanesco Milano: discarica abusiva, roghi di rifiuti e rom. Qualcosa si sta muovendo
Via Selvanesco, una lunga strada di campagna dell’estrema periferia milanese che, posta tra via dei Missaglia e via Ripamonti, percorre la parte più cittadina del Parco Sud. Quella stessa porzione del Parco Agricolo in cui l’intero quartiere Gratosoglio è inserito. E’ proprio qui, in quella che dovrebbe essere una privilegiata posizione ambientale che invece, da circa 14 anni, si verifica “un’attività di abbandono rifiuti che avviene in prossimità di un’area che, da anni, è abitata da persone di etnia rom e di nazionalità romena, che vivono su terreni di loro proprietà”, ha ammesso a luglio lo stesso assessore alla Sicurezza Marco Granelli.
DISCARICA A CIELO APERTO – Un’intera fetta del Parco Sud, con in testa via Selvanesco e i campi limitrofi, è stata trasformata in discarica a cielo aperto. O una “pattumiera”, se si preferisce, come ormai la definiscono i vicini abitanti del popoloso quartiere “Le Terrazze”, sempre più esasperati dai miasmi e dai fumi nocivi che si sprigionano dai numerosi roghi di rifiuti appiccati di notte, da parte di ignoti, all’interno dell’area incriminata.
10.000 METRI QUADRI DI… IMMONDIZIA – La discarica abusiva di via Selvanesco si sviluppa su una superficie di circa 10 mila metri quadrati. Un’enormità. E lo scenario è davvero desolante. Sembra quasi impossibile credere che, dopotutto, ci si trovi a soli 5 km da piazza Duomo.
– Materiali d’ogni tipo, abbandonati presumibilmente non solo dai vicini campi rom e dai privati cittadini che vogliono sbarazzarsene senza ricorrere alle discariche autorizzate, ma anche dalle attività del terziario.
– Tutto ciò giace abbandonato a se stesso. I rischi per l’ambiente e la salute dei cittadini sono elevatissimi, poiché tra i cumuli di immondizia non è difficile imbattersi in lastre di eternit, rifiuti farmaceutici, plastiche e gomme di ogni tipo, granulato veicolare noto come «fluff» e tutta una serie di altre sostanze potenzialmente tossiche.
– Per i cittadini del quartiere, il fatto che dietro quest’abbandono sconsiderato di rifiuti ci possa essere la mano di attività se non illegali, quantomeno ai margini della legalità, è ormai più che un sospetto.
– Del resto, le cronache troppe volte, ormai, ci hanno abituato ad associare questo tipo di attività illegale alla criminalità organizzata.
ROGHI ILLEGALI E DIOSSINA – In tutta questa situazione, a preoccupare maggiormente gli abitanti della zona, però, come più volte denunciato dai media, è la pericolosissima diossina che, sprigionandosi dai roghi illegali di rifiuti, favorisce il deposito di veleni sui terreni circostanti. Terreni che, bisogna ricordarlo, in molti casi sono destinati all’uso agricolo.
PETIZIONI ED ESPOSTI. L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEL M5S – In questi anni, numerosi sono stati gli esposti, le istanze e le petizioni presentate alle istituzioni da cittadini, attivisti e consiglieri di zona.
La risposta delle autorità, tra 2012 e 2013, si è tradotta in decine di interventi della polizia locale per ripristinare la legaltà dell’area circostante via Selvanesco.
– Tuttavia, i risultati ottenuti sono stati senz’altro dubbi, se si considera che tra agosto e settembre 2013 la situazione pare anche peggiorata.
– L’ultimo appello a favore di un intervento realmente risolutivo è stato lanciato dal Movimento 5 Stelle. In data 27 settembre 2013, a firma del deputato Massimo De Rosa (vice presidente Commissione Ambiente alla Camera), una interrogazione parlamentare è stata rivolta al ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. Nel documento, oltre a mettere al corrente il ministero sul gravissimo degrado ambientale che interessa questa porzione del Parco Sud, si richiedono una bonifica dell’area e la predisposizione di una verifica e un’analisi delle sostanze inquinanti presenti nei terreni agricoli e nelle acque del territorio.
IL SOPRALLUOGO DEL 28 SETTEMBRE – Il 28 settembre 2013 si è svolto un sopralluogo nella discarica di via Selvanesco, su iniziativa dal consigliere M5S di Zona 5, Massimiliano Toscano, che più volte in passato ne ha denunciato il grave stato di degrado e abbandono in cui versa.
– Circa 150 persone, tra cittadini, politici e tecnici dell’Arpa, del Parco Sud e dell’Asl, si sono recati di persona, letteralmente in mezzo ai rifiuti, per fare il punto della situazione.
– L’estremo degrado riscontrato ha ribadito l’urgenza di una richiesta al Comune per quanto riguarda l’emanazione di una ordinanza volta al contenimento dei rischi.
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QUALCOSA SI MUOVE? LA RISPOSTA DEL MINISTERO – Qualcosa, proprio negli ultimi giorni, sembra si stia finalmente muovendo. La pachidermica macchina della burocrazia ha risposto alla missiva di De Rosa, perentoriamente e in modo preciso. Innanzitutto, facendo presente che il fenomeno di sversamento abusivo di rifiuti è già stato oggetto dell’Autorità giudiziaria, la quale ha provveduto ad emettere condanne pecuniarie.
– In realtà, vi sarebbe stato anche un primo provvedimento penale emesso a luglio 2013 ai danni di un’azienda riconosciuta colpevole per l’inquinamento dell’area perpetuato già dal 2002 e per cui dovrà provvedere alla bonifica.
– Tuttavia, le indagini della Procura sono tuttora in corso per determinare ulteriori responsabili in questa grave vicenda di inquinamento ambientale.
– Valutazione inquinamento sottosuolo e corsi d’acqua. Dopodiché, alla luce degli accertamenti effettuati da Asl, Comune di Milano e polizia locale, insieme con quanto emerso dal sopralluogo del 28 settembre, il ministero ha ribadito l'”urgenza di un approfondimento della valutazione delle condizioni di inquinamento da estendere al sottosuolo e ai numerosi corsi di acqua presenti in zona”. Inoltre, spetterà ad “Arpa, Asl, e Guardia di Finanza e la Provincia completare il censimento della presenza di rifiuti nell’intera zona Campazzino/Selvanesco, con particolare riferimento ai rifiuti speciali o tossici e all’eternit”.
– La questione rom. Per quanto riguarda la questione rom, il 1 ottobre scorso si è definito che “sarà il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il soggetto che dovrà emanare una ordinanza contingibile ed urgente, ai sensi dell’art. 54 del TUEL, nei confronti degli attuali occupanti dell’area. Il Questore, invece, ha il compito di predisporre le modalità operative e la calendarizzazione dell’intervento di sgombero ai fini della successiva bonifica dell’area”.
– Vigilanza aziende agricole. Non manca neanche la promessa di un’attività di vigilanza nelle aziende agricole del Parco Sud.
MOLTE LE PROMESSE. SEGUIRANNO I FATTI? – Tutti i passi avanti e le promesse raggiunte sembrerebbero portare un cauto ottimismo. Tuttavia di promesse, per il momento, gli abitanti del Parco Sud non ne possono davvero più. Ora è giunto il momento dei fatti. Succederà? I residenti della zona continuano a sperarlo.
– Seguiranno aggiornamenti.
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S.P.