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Aumento benzina governo Monti, continua l’aumento incontrastato delle accise sui carburanti

Ci risiamo: come spesso accade quando c’è bisogno di ottenere nuovi fondi senza suscitare clamore e proteste è la benzina e, nello specifico, le relative accise a rappresentare il “serbatoio” dal quale attingere per rimpinguare le casse dello Stato. E così è stato anche nel decreto “Salva-Italia”, Dl 201/2011, del governo Monti.

 

L’ARTICOLO 15 – Tra i quattro Titoli, Sviluppo ed Equità, Rafforzamento del sistema finanziario nazionale e internazionale, Consolidamento dei conti pubblici e Disposizioni per la promozione e la tutela della concorrenza, contenuti nella manovra di Monti è il terzo quello che interesserà da vicino benzina ed accise.

  • Nel Capo II, Disposizioni in materia di maggiori entrate, è stato inserito un articolo, il numero 15, nel quale si tratta di “Disposizioni in materia di accise”. Ma cosa recita questo articolo?

 

ALIQUOTE SUI CARBURANTI: TUTTI GLI AUMENTI – A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, martedì 6 dicembre 2011, le aliquote di accisa sono così modificate:

  • Benzina e benzina con piombo: euro 704,20 per mille litri;
  • Gasolio usato come carburante: euro 593,20 per mille litri;
  • Gas di petrolio liquefatti usati come carburante: euro 267,77 per mille chilogrammi;
  • Gas naturale per autotrazione: euro 0,00331 per metro cubo.

 

ACCISE BENZINA E DIESEL: LE DIFFERENZE CON I PRECEDENTI – In soldoni le aliquote su benzina e diesel salgono, rispettivamente, di 8,2 ed 11,2 centesimi di euro al litro. Se a questo si aggiunge l’Iva, l’assurda tassa sulla tassa, al 21% l’aumento definitivo è di 9,9 centesimi per la verde e 13,6 per il gasolio usato come carburante.

  • Cosa cambia rispetto al pre-decreto Monti? Riassumiamo tutto nella tabella seguente:

 

CARBURANTE

ACCISE pre-decreto Monti (euro/litro)

ACCISE dal 6 dicembre 2011 (euro/litro)

AUMENTO (euro/litro)

BENZINA

0,622

0,704

0,082

DIESEL

0,481

0,593

0,112

 

ACCISE BENZINA: L’INCASSO DELLO STATO – Da un nostro articolo passato riprendiamo i dati, pubblicati dall’Unione Petrolifera su fonte del Ministero dello Sviluppo Economico, sui litri di benzina erogati nel 2009: 13.062.251.655 (dei quali 2,2 miliardi in Lombardia):

  • Moltiplicando il nuovo valore delle accise (0,704 euro/litro) per gli oltre 13 miliardi di litri di benzina auto venduti nel 2009, si potrà agevolmente trovare l’incasso totale dello Stato:

 

 

ACCISE pre-decreto Monti

(0,622 euro/litro)

ACCISE dal 6 dicembre 2011 (0,704 euro/litr)

Differenziale nuova accisa

ITALIA

8,12 miliardi di euro

9,20 miliardi di euro

+ 1,08 miliardi di euro

LOMBARDIA

1,37 miliardi di euro

1,55

+  0,18 miliardi di euro

 

MA NON E’ FINITA QUI – Ma udite, udite: non è finita qui. A decorrere dal 1 gennaio del 2013, l’accisa sul carburante salirà ancora, seppur di poco rispetto all’attuale aumento:

  • Per la benzina la quota è fissata a 704,70 euro per mille litri, ossia 0,7047 euro/litro (aumento di 0,0007 euro per litro);
  • Per il diesel arriverà a quota 593,70 euro per mille litri, ossia 0,5937 euro/litro (aumento di 0,0005 euro per litro).

 

ANCHE SE … – Una notizia, piuttosto clamorosa, visto il trend degli ultimi anni potrebbe e dovrebbe arrivare dal 1 gennaio del 2012:

  • Al termine del 2011 dovrebbe decadere, almeno secondo l’Agenzia delle Dogane, l’accisa introdotta il primo di novembre e destinata a finanziare parte del fondo di 65 milioni di euro stanziato dal Consiglio dei Ministri e volto agli alluvionati del Levante ligure ed in parte della Toscana: il controvalore è di 0,0089 euro;
  • Sempre dal 1 gennaio 2012 sarà ridotta, fino al 31 dicembre 2013, l’accisa destinata ai finanziamenti della cultura: si passa da 0,0092 euro/litro a 0,0076 euro/litro;
  • In totale, quindi, dal primo gennaio 2012, le accise sulla benzina dovrebbero vedere una riduzione di, addirittura, 0,0105 euro/litro.

 

2012: I PREZZI SI AVVICINANERANNO AI 2 EURO AL LITRO – L’aumento delle accise promosso dal governo Monti ha provocato, inevitabilmente, rincari superiori a quanto previsto dal Decreto del governo “tecnico”:

  • Il prezzo di benzina e gasolio è salito, rispettivamente, di 16 e 20 centesimi nonostante l’aumento previsto, con tanto di Iva, fosse di 9,9 e 13,6 centesimi;
  • Le rilevazioni di lunedì 12 dicembre mostrano che la benzina ha raggiunto, sul territorio nazionale, il prezzo medio di 1,712 euro/litro, mentre il diesel è arrivato a quota 1,697 euro/litro;
  • Di questo passo basterà qualche altra accisa ed un paio di rincari per arrivare, nella seconda metà del prossimo anno, all’incredibile soglia dei 2 euro per litro.

 

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Matteo Torti

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