Cronaca

Liberalizzazioni governo Monti, cosa cambia per farmacie, taxi, energia, professioni, trasporti, infrastrutture, imprese, banche e assicurazioni

Venerdì 20 gennaio 2012, al termine di un Consiglio dei ministri fiume durato ben otto ore, è stato dato il via libera alla seconda fase del governo Monti, quella ribattezzata dallo stesso premier italiano come “cresci-Italia”. Il pacchetto liberalizzazioni è decreto legge: 44 articoli che trattano diversi temi e che puntano a definire i confini e la struttura di quella che verosimilmente sarà l’Italia di domani.

 

TRA LIBERALIZZAZIONI E LIBERAZIONI – “Mi aspetto dei malcontenti”: sono queste le prime parole pronunciate da Mario Monti durante la conferenza stampa di presentazione del pacchetto liberalizzazioni che, in 44 articoli, si propone un obiettivo chiaro:

  • “liberare” gli italiani dalle tasse occulte costituite da prezzi e tariffe troppo elevate dovute proprio alle incrostazioni presenti attualmente nel mercato.
  • La liberalizzazione può essere vista come un processo legislativo che si pone l’obiettivo di ridurre le restrizioni esistenti cercando di adeguare il mercato ai principi del liberalismo economico.
  • Sono 15 i punti nei quali può essere scomposto questo articolo e che, di seguito, analizzeremo.

 

ENERGIA: PREZZI ALLINEATI ALL’EUROPA – Un unico obiettivo: quello di ridurre drasticamente quel sovrapprezzo, ad oggi del 30%, rispetto all’Europa sull’energia.

  • Ma come fare? Semplice, andando ad aprire gli stoccaggi per le imprese concorrenti dell’Eni agganciando, progressivamente, i criteri di calcolo per gli adeguamenti trimestrali ai prezzi reali del metano in Europa.
  • Inoltre la borsa elettrica avrà presto una collega, la borsa del gas metano.
  • Queste misure serviranno, soprattutto, per ridurre le tariffe ai consumatori.

 

CARBURANTI: SEMPRE PIU’ SELF-SERVICE – Sono tre i punti fondamentali che riguardano le liberalizzazioni dei distributori di carburante:

  • Stimolare il self-service portandolo ai livelli di diffusione europeo.
  • Dare la possibilità ai gestori proprietari dell’impianto di acquistare sul libero mercato un quantitativo pari al 50% del proprio stock di carburante.
  • Garantire la trasparenza dei prezzi esposti, “mandando in cantina” quel marketing esuberante, ma poco concreto che si è sviluppato negli ultimi anni sotto la spinta, molto spesso, delle stesse compagnie.
  • Invece l’obbligo verso i petrolieri di mettere sul mercato un terzo dei 23mila impianti presenti in Italia, a malincuore, si trasforma in facoltà. I benzinai potranno accordarsi con le compagnie per “riscattare” gli impianti dietro un indennizzo congruo.

 

RETE GAS: SCORPORO TRA SNAM ED ENI – Se il presidente esecutivo, guidato da Berlusconi, aveva optato per un Ito (Indipendent transmission operator) che ha trasformato Snam in una holding con quattro società operative controllate, il duo Monti-Passera punta invece al più drastico scorporo delle due realtà aziendali.

  • La separazione, da realizzarsi nei prossimi due anni e mezzo, consentirebbe ad Eni di deconsolidare 11,3 miliardi di euro di debito e porterebbe Snam a concentrarsi sul proprio sviluppo internazionale migliorando l’efficienza della rete del paese.
  • La separazione dovrà comunque essere definita nel dettaglio, soprattutto con riferimento alla scelta del nuovo socio di controllo: in molti auspicano la presenza di un presidio pubblico.

 

ASSICURAZIONI: DISINCENTIVARE LE FRODI SUI RISARCIMENTI – L’obiettivo è quello di disincentivare l’assicurato dal ricevere risarcimenti “per equivalente”, ossia in denaro. Questi varranno il 30% in meno rispetto a quelli ottenuti attraverso riparazioni realizzate nelle officine convenzionate con le stesse assicurazioni.

  • Non si comprende molto, invece, il punto che prevede l’obbligo per gli agenti assicurativi di sottoporre ai clienti i preventivi di almeno tre diverse compagnie che non appartengono al medesimo gruppo.
  • Come si potrà far ciò dal momento che gli agenti restano comunque monomandatari ed operano per conto di un’unica assicurazione? È un punto da rivedere dal momento che gli agenti potrebbero confrontare la propria polizza con altre tre più costose in modo da invogliare, sempre, il futuro assicurato a stipularla con loro.

 

BANCHE: DUE PREVENTIVI PER POLIZZE MUTUI – La pratica con la quale le banche “obbligavano” i mutuatari a sottoscrivere polizze più costose abbinate al mutuo è oggetto del pacchetto liberalizzazioni:

  • L’obiettivo è quello di far in modo che gli istituti di credito che abbinino l’erogazione di un mutuo alla stipula di un’assicurazione collegata debbano promuovere, similmente a quanto avviene per le assicurazioni, altri due preventivi di due differenti gruppi assicurativi.
  • Inoltre, dal 1° giugno prossimo, tutti i protagonisti del mercato delle carte di credito si ritroveranno per definire delle regole generali al fine di ridurre le commissioni interbancarie a carico degli esercenti.

 

COMMERCIO EDICOLE: STOP ALLE AUTORIZZAZIONI – Niente saldi e promozioni liberi, ma “stop” alle norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni e licenze dell’amministrazione per l’avvio di una attività.

  • Sì invece alla deregulation nella vendita di quotidiani e periodici: gli edicolanti potranno applicare sconti sulla merce venduta e avranno la possibilità di vendere qualunque altro prodotto.

 

TAXI: OK ALLA COMPENSAZIONE DELLE LICENZE – L’Autorità di regolazione dei trasporti deciderà sul rilascio delle licenze ai tassisti; tali licenze potranno essere aumentate di numero in base al confronto con realtà comunitarie oggetto di comparazione.

  • Ciascun tassista non potrà avere più licenze, come inizialmente ventilato. Tuttavia l’aumento delle “vetture bianche” sarà accompagnato da compensazioni saltuarie per chi è già titolare di licenze.
  • Vi è inoltre la possibilità di rilasciare delle licenze part-time ed aumentare la flessibilità nella determinazione degli orari di lavoro.
  • Non sparisce invece la possibilità di consentire ai possessori di licenza di esercitare l’attività anche al di fuori dell’area per la quale le licenze sono state rilasciate originariamente.

 

FARMACIE: UNA OGNI 3MILA ABITANTI – La novità principale riguarda il rapporto tra numero di farmacie ed abitanti: non più ogni 5mila, bensì ogni 3mila. Entro fine giugno saranno avviati concorsi straordinari.

  • Per le farmacie scatta inoltre la liberalizzazione di orari e turni di servizio; possibilità anche di praticare sconti sui farmaci di classe A pagati dai cittadini senza bisogno della ricetta Ssn.
  • Altro punto cruciale che mira a ridurre le spese dei cittadini è l’obbligo dato ai farmacisti di indicare al cittadino l’esistenza di un farmaco generico, che sostituisca quello “firmato”, a minor prezzo.

 

FERROVIE: NIENTE AUTORITA’ – La costituzione dell’Autorità per i trasporti nella partita sulla separazione proprietaria della rete ferroviaria dalla holding Fs è stata rinviata alla fine dell’anno in corso.

  • Ok invece per la norma che impone alle Regioni di indire una gara per scegliere quell’impresa ferroviaria che dovrà assicurare i servizi pendolari ferroviari.

 

AUTOSTRADE: PER IL FUTURO ARRIVA IL PRICE-CAP – Le concessioni future che riguardano il mondo autostradale subiranno un profondo cambiamento: la materia viene trasferita all’Autorità di regolazione dei trasporti.

 

PROFESSIONI E NOTAI: STOP ALLE TARIFFE PER PROFESSIONISTI – Non ci saranno più tariffe minime o massime per i professionisti. I prezzi li farà il mercato, liberalizzato, e dovranno comunque essere definiti per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico.

  • Importanti novità sul fronte della trasparenza: il preventivo dovrà contenere tutti gli oneri ipotizzabili fino al termine dell’incarico.
  • Per i giovani, possibilità di iniziare il tirocinio in università svolgendo i primi sei mesi durante il corso di laurea, ad eccezione delle professioni sanitarie. Tale tirocinio non potrà avere una durata superiore ai diciotto mesi.
  • Previsto inoltre un incremento di 500 posti per i notai. Le procedure per i concorsi saranno concluse entro il 31 dicembre del 2012.

 

CLASS ACTION: DIRITTI OMOGENEI PER I CONSUMATORI – Novità importante che riguarda i consumatori dal momento che la class action potrà essere condotta collettivamente dai consumatori che “versano, nei confronti di una stessa impresa, in situazione omogenea” e non più in situazione “identica”.

  • Ciò consentirà, ad esempio, di poter condurre una class action tra consumatori che abbiano sottoscritto somme diverse all’interno della stessa banca d’affari. Prima questo non era possibilie, dal momento che la discriminante era la situazione “identica” e non “omogenea”.

 

IMPRESE: ARRIVA LA SOCIETA’ SEMPLIFICATA A RESPONSABILITA’ LIMITATA – Aprire una nuova imprese, soprattutto per i giovani con un’età inferiore ai 35 anni, sarà più semplice ed agevole.

  • Con la S.s.r.l. (Società Semplificata a Responsabilità Limitata) i giovani potranno aprire un’impresa con capitale pari a 1 euro e senza bisogno di ricorrere ad un notaio.

 

PAGAMENTI E IMPRESE: ARRIVANO I BOND DELLA P.A. – Sei miliardi di euro destinati ad estinguere, almeno parzialmente, i vecchi debiti che la Pubblica amministrazione ha nei confronti dei fornitori.

  • La “dote” potrà essere spesa in parte in “cassa” ed in parte tramite l’assegnazione di titoli del debito pubblico.

 

INFRASTRUTTURE: ARRIVA IL PROJECT FINANCING – Sembra essere arrivato davvero il momento del project financing in Italia.

  • Il pacchetto liberalizzazioni si propone l’obiettivo di agevolare l’ingresso di capitali privati nel finanziamento, nella realizzazione e nella gestione delle infrastrutture.
  • Inoltre l’esecutivo ha varato, tramite il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), una riprogrammazione di 6,2 miliardi di opere eliminando i finanziamenti al Ponte sullo Stretto e ricollocandoli in un programma a sostegno delle piccole imprese del territorio.

 

CRESCI-ITALIA: DALLE INTENZIONI AI FATTI – Ma quale sono gli obiettivi di questo secondo ed imponente intervento dell’esecutivo Monti?

  • “Con le norme sulle liberalizzazioni e le riduzioni delle rendite nel settore dei servizi al livello medio degli altri Paesi euro il prodotto interno lordo potrebbe salire dell’11%, i consumi dell’8% e i salari reali di quasi il 12% senza effetti negativi sull’occupazione”.
  • Un obiettivo senza dubbio ambizioso che potrebbe consentire all’Italia di migliorare quello che viene unanimemente visto come il problema maggiore: il difetto della crescita.

 

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Matteo Torti

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