Livorno – Inter 2 a 2 Serie A trentunesima giornata, inevitabili le critiche per Mazzarri
Proprio quando l’Inter e Mazzarri sembravano aver trovato la giusta quadra, vedasi i 14 punti conquistati tra la 23 e la 28esima giornata, il giocattolo allenato da Mazzarri si inceppa. Prima la sconfitta per 1 a 2 contro l’Atalanta, poi i pareggi contro Udinese e Livorno. Troppo poco anche per chi sa di dover chiudere una stagione transitoria, contraddistinta dalle note vicissitudini societarie. 32 punti dalla Juventus e 15 dal terzo posto sono un fardello troppo grosso da portare. E oggi le critiche a Mazzarri sono inevitabili? Che senso ha schierare Samuel al posto di Ranocchia proprio quando l’ex Bari sembrava recuperato? Perchè togliere il fosforo di Cambiasso, la grinta di Guarin e la costanza di Nagatomo a centrocampo in favore di Alvarez, Kuzmanovic e D’Ambrosio? Davvero difficile dare una risposta a questi interrogativi.
Con Campagnaro ancora indisponibile e Samuel non pienamente recuperato, Mazzarri torna ad affidarsi a Rolando, Samuel e Juan Jesus davanti ad Handanovic. Centrocampo con Jonathan, Alvarez, Kuzmanovic, Hernanes e D’Ambrosio. Davanti la coppia formata da Palacio ed Icardi.
Di fronte un Livorno che si schiera con un modulo assolutamente speculare. Tanta la voglia di rivalsa e di rivincita dell’ex neroazzurro Belfodil, ora al fianco di Paulinho. Dietro di loro altri due ex, Mbaye e Benassi, con Biagianti, Greco e Mesbah per completare il centrocampo. In difesa, davanti al giovane interista Bardi, spazio per Valentini, Emerson e Castellini.
L’inizio non è certamente dei migliori. Al 3′ ci prova Hernanes, ma la sua conclusione termina ampiamente a lato. Il Livorno resta chiuso nella propria metà campo ed al 14′ rischia di soccombere con Jonathan che, entrato in area, lambisce il palo.
Al 16′ si fanno vedere i padroni di casa con Emerson che, su punizione, impegna e non poco Handanovic. Al 20′ primo cartellino giallo del match: Hernanes ferma Benassi lanciato in contropiede. Calvarese estrae l’ammonizione per l’ex Lazio.
Dopo il primo quarto di partita, non ci sono state ancora occasioni da rete davvero pericolose. Al 26′ cerca l’affondo Paulinho, ma Samuel è molto attento e manda in angolo. Pochi secondi dopo ancora pericolosi i padroni di casa; questa volta è D’Ambrosio a fermare Greco.
Al 28′ cerca di accendere la luce Hernanes, ma il suo tiro finisce di poco a lato. Passano cinque minuti e ci prova anche D’Ambrosio; l’ex Torino non riesce a superare Bardi che, in uscita, riesce a chiudergli lo specchio.
Ora l’Inter accelera ed al 37′ arriva al vantaggio. Icardi, da ottima posizione, sbaglia malamente il tiro ma finisce per favorire Hernanes che da pochi passi supera Bardi. 0 a 1 a Livorno e prima rete con la casacca neroazzurra per il Profeta.
I neroazzurri spingono per chiudere subito la partita. Al 43′ ci prova Kuzmanovic che, dopo aver messo assieme 40 metri palla al piede, calcia da lontano, ma si fa murare da Bardi. Pochi secondi dopo lo 0 a 2 arriva e porta la firma di Palacio che, su cross di Jonathan, conclude bene al volo e supera Bardi.
Finisce qui un primo tempo che si è acceso solamente negli ultimi dieci minuti. Poche le occasioni da rete fino al 30′; è successo tutto dal 37′ in poi quando Hernanes prima e Palacio poi hanno siglato i due gol per l’Inter. La partita, complice anche un Livorno poco propositivo, sembra in cassaforte per gli uomini di Mazzarri. Positiva, almeno fin qui, la prova di Palacio, mentre sono assolutamente rimandati Alvarez e Icardi, troppo imprecisi.
La ripresa inizia senza cambi. Dopo pochi secondi Palacio cerca il tris; assist di Alvarez e tiro dell’ex Genoa che viene parato da Bardi.
Al 54′ è invece il Livorno ad andare in rete: la difesa neroazzurra sbaglia la marcatura su corner e lascia tutto solo Paulinho che non ha difficoltà ad insaccare. 1 a 2 all’Armando Picchi.
Al 55′ primo cambio per Di Carlo: dentro Duncan ed Emeghara per Emerson e Belfodil. Al 60′ ci prova Mesbah, ma il suo mancino termina sul fondo. Al 65′ protesta l’Inter per un presunto rigore non dato su Palacio che viene fermato in maniera dubbia dall’ex Milan Mesbah. Calvarese lascia proseguire.
Al 71′ primo cambio per l’Inter: esce uno spento Hernanes ed entra Guarin. Al 70′ prima ammonizione per gli Amaranto: giallo a Castellini che commette fallo su Palacio. La punizione viene battuta da Guarin, ma Icardi prima e Rolando poi falliscono l’appuntamento con la rete.
Al 73′ ultima sostituzione per i padroni di casa: dentro Siligardi per Greco. Due minuti dopo è il Livorno a protestare: contatto tra Benassi e Juan Jesus con il livornese che cade a terra; Calvarese lascia proseguire.
Al 77′ grande chance sprecata da Guarin: Bardi, in due occasioni, esce a vuoto, ma il colombiano non ne approfitta. All’80’ Mazzarri inserisce capitan Zanetti per Jonathan. Poco dopo ammonito Samuel per fallo su Paulinho.
All’82’ Benassi tenta l’eurogol calciando da oltre trenta metri; palla che termina sopra la traversa. Le buone trame del Livorno, però, si concretizzano all’85’ con Emeghara che sfrutta al meglio un assist di Guarin e batte facilmente Handanovic. 2 a 2 al Picchi di Livorno e pareggio ritrovato per gli uomini di Di Carlo. Autentico suicidio dell’Inter.
I neroazzurri cercano subito la reazione: all’89’ punizione da posizione pericolosa; Kuzmanovic prova a battere Bardi che respinge; sulla sfera si avventa Jonathan che, incredibilmente, manda a lato. Il gioco era comunque fermo per fuorigioco.
Dopo quattro minuti di recupero Calvarese fischia la fine del match. L’Inter esce dall’Armando Picchi con un deludentissimo punticino che consente ai neroazzurri di salire a quota 49 punti, due lunghezze più su del Parma e tre più in giù della Fiorentina.
Inevitabile criticare le scelte di Mazzarri che stasera ha deciso di schierare, giusto per fare due esempi, Samuel al posto di Ranocchia o Kuzmanovic al posto di Cambiasso. Thohir non sarà stato certo contento di vedere questo “spettacolo”. Mazzarri è avvisato: senza scossa, la prossima stagione non sarà più ad Appiano Gentile.
Dopo la trasferta contro il Livorno, l’Inter tornerà in campo sabato prossimo, 5 aprile 2014, per sfidare a San Siro il Bologna.
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Matteo Torti