Sparatoria piazza Loreto Milano, l’assessore Rozza: “Bastasse l’esercito saremmo tutti felici”
Continuano le indagini a seguito della sparatoria avvenuta sabato 12 novembre 2016 a Milano in piazzale Loreto, tra la folla che alle 7 di sera transita abitualmente nella grande arteria meneghina; la vittima, il 37enne ferito a colpi di coltello e forse anche da uno dei proiettili esplosi, è stato nuovamente operato, e verte in condizioni molto gravi. E scoppia ancora la polemica sulla sicurezza a Milano.
Secondo quanto emerso finora, la vittima è di origine dominicana, e sarebbe stata da poco a Milano, dove risiede in modo irregolare.
Le ricostruzioni fanno partire l’origine della lite con i suoi aggressori all’interno di un negozio di parrucchiere in via Padova, dove si sarebbe trovato il 37enne.
Iniziata una discussione, i tre sarebbero poi usciti e, l’uomo, sarebbe fuggito correndo verso piazzale Loreto, venendo poi drammaticamente bloccato e ferito, in prossimità della fermata della metropolitana.
Mentre la Squadra Mobile sta conducendo indagini serrate, la vittima è già alla sua seconda operazione: i medici del San Raffaele gli hanno infatti asportato un rene e parte del colon, a causa delle ferite riportate all’inguine e al fianco (colpiti da numerose coltellate), e secondo i referti anche, almeno, uno sparo alle gambe.
In tutto ciò, a Palazzo Marino è scoppiata la polemica sullo stato di sicurezza, o meglio, insicurezza, in cui Milano sembra essere sprofondato ormai inesorabilmente negli ultimi anni a questa parte, toccando l’apice proprio in questi giorni.
Si appella al buonsenso, infatti, il commento di Riccardo De Corato, capogruppo di FdI-An in Regione, che chiede «una risposta forte: la presenza dei militari sulle strade è l’unico rimedio possibile». D’accordo con lui anche Silvia Sardone e Alessandro De Chirico, consiglieri di FI, e di Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda-Lega Nord.
Difende il proprio operato, invece, l’assessore alla Sicurezza di Milano, Carmela Rozza (nella foto), che afferma: “Noi faremo la nostra parte per garantire la legalità in quella zona. Continueremo a fare interventi in via Padova e abbiamo già avviato controlli a tappeto su tutte le proprietà, sia attività commerciali sia appartamenti per scovare le sacche di illegalità. A chi invoca l’intervento dell’esercito – aggiunge la Rozza – i militari a Milano ci sono già, e ho personalmente chiesto un rafforzamento di uomini che arriverà appena terminato il Giubileo a Roma, ma non è la panacea di tutti i mali. Bastasse l’esercito saremmo tutti felici”.
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