Sport e Motori

Milan Juve 2 a 1 Trofeo Luigi Berlusconi, resoconto dettagliato della partita

Dopo il trofeo Tim, Allegri sfrutta il Trofeo Luigi Berlusconi per testare la condizioni fisica e psicologica del gruppo o, almeno, di quei giocatori rimasti visto le assenze dei brasiliani (Thiago Silva, Pato e Robinho), di Yepes, Ibrahimovic, Van Bommel e degli inforutnati Inzaghi ed El Shaarawi.

 

L’inizio dei rossoneri è spumeggiante: Juventus costretta a rintanare da subito nella propria metà campo, nonostante i bianconeri schierino la loro formazione migliore. Al 9’ il Diavolo è già in vantaggio: dalla destra ottimo cross di Abate e girata al volo, stilisticamente perfetta, di Boateng. Buffon non può nulla.

 

La squadra di Allegri, nonostante la formazione rimaneggiata, non si ferma e continua ad attaccare; passano pochi minuti ed ecco servito il raddoppio. Al 16’ è Seedorf su punizione a pennellare una traiettoria sulla quale l’estremo difensore bianconero non può nulla.

 

Gli uomini di Antonio Conte, subìto il doppio svantaggio, hanno una buona reazione: alla metà del primo tempo è il centrocampista italiano Claudio Marchisio a tentare il gol che riaprirebbe il match. Ottimo sinistro che però si stampa sull’incrocio dei pali.

 

Nella ripresa il ritmo cala, le squadre si spezzano e si apre la sagra dei contropiedi. Su uno di questi è la Vecchia Signora ad avere la meglio: al 57’ è Del Piero a lanciare Vucinic, il montenegrino di giustezza supera Abbiati in uscita.

 

Sembra la svolta della partita: la Juventus torna ad attaccare ed il Milan, complice i cambi ed un attacco spuntato, fatica a mantenere il pallino del gioco. Ci provano Krasic e Del Piero, ma Abbiati si supera e mantiene inalterato il tabellino.

Risultato finale che potrebbe cambiare quando Emanuelson, a cinque minuti dalla fine, si inventa un tiro a giro dal limite dell’area: anche per lui incrocio dei pali.

 

L’arbitro Brighi, dopo quattro minuti di recupero, decreta la fine. Triplice fischio accompagnato dagli scongiuri dei tifosi rossoneri consci che, come accaduto molto spesso, chi vince il trofeo Berlusconi abdica in campionato.

Matteo Torti

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio