Lecce Milan 3 a 4 Serie A ottava giornata, un Milan stile “Pazza Inter”
Al Via del Mare di Lecce il Milan, grazie al pareggio nell’anticipo di ieri sera della Juventus, tenta di accorciare. Allegri, per ritrovare le posizioni che competono al Diavolo si affida al tridente composto da Ibrahimovic, Robinho e Cassano. In difesa, al posto di Thiago Silva, trova spazio Yepes, mentre sulla fascia sinistra il ballottaggio Taiwo, Antonini viene vinto da quest’ultimo. Centrocampo con il tris: Ambrosini, Van Bommel e Nocerino.
La partita inizia con un grande saluto del pubblico ad un grande tifoso rossonero, Marco Simoncelli che, in occasione della gara odierna della Moto Gp a Sepang, si è spento dopo un tragico incidente. Sul tabellone dello stadio compare un messaggio con scritto “Ciao Marco”: il cordoglio verso la famiglia è totale.
E’ un inizio chock quello che deve affrontare il Milan in quel di Lecce: al 4’ è Giacomazzi ad anticipare Yepes e superare Abbiati dopo l’assist di Grossmuller. I rossoneri tentano di reagire con Ibrahimovic al 15’, ma lo svedese viene anticipato da Mezbah quando doveva solamente appoggiare il pallone in rete.
Al 23’ tornano a farsi vedere i padroni di casa: Grossmuller su punizione cerca Giacomazzi, fortunatamente il pallone, lungo, finisce fuori.
Al 28’ episodio dubbio in area rossonera: Abbiati non trattiene la palla e, nel tentativo di recuperarla, entra in contatto con Corvia che, al momento del tocco dell’estremo difensore rossonero, è già in caduta libera: sembrerebbe simulazione, tuttavia l’arbitro decreta il penalty che Oddo, rossonero ancora sotto contratto con il Diavolo, trasforma ed esulta.
La partita dei rossoneri, già abbastanza negativa, diventa disastrosa al 35’ quando Grossmuller fa il terzo gol per il Lecce: scambio dal limite, dopo la palla persa da Van Bommel, e palla in rete.
Primo tempo da inferno per il Milan con un Allegri immobile ed annichilito dalla pessima partenza della sua squadra. La ripresa inizia con due cambi: fuori un fuori forma Ambrosini ed un brioso Robinho e dentro Aquilani ed il più sostanzioso Boateng.
Nella ripresa, finalmente, si vede un Milan grintoso che aggredisce l’avversario ed i risultati si vedono: al 48’ il neoentrato Boateng prende la mira e la mette all’angolino, dove Benussi non può arrivare.
L’impatto del ghanese sulla partita è devastante: al 54’ è ancora l’ex Portsmouth a siglare la seconda rete per i rossoneri. Passaggio di Ibrahimovic e palla in rete. Il Lecce è nervoso ed inizia a temere la rivalsa degli undici di Allegri.
E la paura si trasforma in realtà al 62’: punizione di Cassano, torre di Boateng per Abate che calcia. La palla rimane lì, ma viene spedita in rete dal ghanese. Pareggio raggiunto e, con trenta minuti di gioco, la vittoria inizia a non essere più una chimera.
Rossoneri che ora ci credono: al 63’ Ibrahimovic va vicinissimo alla rete del vantaggio, tuttavia il suo tiro viene murato da Esposito. Stesso discorso per Nocerino che, al 69’, manda la sfera di poco alta sulla porta avversaria.
La partita, entrata in una fase di stanca per una decina di minuti, viene brutalmente risvegliata all’82’: Yepes sigla il vantaggio rossonero colpendo di testa dopo un calcio d’angolo di Aquilani.
Allegri in panchina è una furia, l’adrenalina in corpo dopo la rimonta messa a segno è incredibile ed al triplice fischio dell’arbitro la gioia è totale. Annichilito il pubblico del via del Mare che per quarantacinque minuti, i primi, ha sognato la grande impresa.
Milan che, grazie al clamoroso recupero e grazie al pareggio della Juventus di ieri sera, si porta a soli due punti di distanza dai bianconeri dimostrando una forza, una grinta ed una ferocia agonistica mai vista negli ultimi mesi.
Matteo Torti