Amore mi porti a ballare?
“Lascia che le mie dita scorrano per le strade del tuo corpo. La passione -sangue, fuoco, baci- m’accende con tremule fiammate!”
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Così scriveva Pablo Neruda in una delle sue più famose poesie, e questi pochi ma penetranti versi sembrano guidarci verso l’unica arte, perfetta armonia di spirito e corpo: la danza. Proprio la danza, infatti, induce all’estrinsecazione più profonda di sé, e ballando si può capire tutto di una persona, respirando insieme le magiche alchimie dalle quali scaturiscono i movimenti, incorniciati da uno spacco e da un tacco, perfetti contraltari di una rosa vermiglia.
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E in men che non si dica annegheremo dentro balli sensuali, condannati inizialmente ma comunque sempre segretamente amati, bramati, scanditi da un ondeggiamento laterale e volti trasfigurati, corpi bilanciati da pesi contrapposti e muscoli tesi per arrivare al gran finale, in un tempo ripetitivo eppure mai uguale.
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Quasi tutti sono di provenienza africana, anche se le radici affondano e si confondono tra le pieghe della storia, contaminandosi in un falò di culture e filosofie; le regole base restano tuttavia sempre le medesime: l’uomo guida e la donna segue – il tormento d’amore e lo struggimento di desiderio -. Per questo la danza può trasformarsi nella più pericolosa delle prove: la coppia guarda dentro se stessa e si perde nei meandri di un’essenza comune. Le emozioni crescono nelle vene miste al sangue, gli sguardi si intrecciano cupidi in un lotta atavica, una forza vorticosa porta all’inequivocabile certezza di un’unica risposta: Sì o No. E tra le braccia dell’amato, il presente si perde in uno sfuocato divenire, arso da una passione di pelle, anima e contatto, finché lo struggente lamento non verrà saziato.
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Sulle voluttuose ali di tutto questo perché, per una volta, non stupire la Dolce Metà proponendo una serata tra gli onirici sortilegi del tango argentino, in una languida milonga, tra le nostalgiche melodie di un bandoneon, oppure alla scoperta dei ritmi della clave, sui passi di una salsa cubana?
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Sia in città che appena fuori Milano i locali che offrono serate latine sono molteplici, e ci aspettano location d’eccellenza come veri e propri castelli immersi in suggestivi chiaroscuri e sapori sensualmente esotici. Durante la serata, potremo godere di straordinarie esibizioni ad opera dei più noti maestri e campioni di danza e, se saremo fortunati, dopo aver soggiogato il pubblico con coreografie sconvolgenti, saranno poi i maestri stessi a dare a chi lo desideri qualche prezioso consiglio, accontentando perfezionisti o semplici curiosi.
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Ma non si facciano spaventare i neofiti: la caratteristica di molte di queste danze è quella di essere nate spontaneamente dall’animo popolare, ed essere quindi cresciute grazie alla passione della “gente comune”, alla quale erano ontologicamente destinate.
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Ovviamente, per riuscire ad assorbirle e renderle completamente parte di noi stessi, è auspicabile anche un buon approccio tecnico, ma tale aspetto non costituisce ostacolo soprattutto in questi ultimi anni, durante i quali stiamo assistendo ad un vero e proprio fiorire di scuole, grazie alle quali giungere ai massimi livelli di apprendimento.
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Condividendo questa esperienza con il proprio partner, basteranno poche lezioni per concepire l’esistenza di inattesi canoni relazionali, e quando ci sentiremo abbastanza rilassati da“lasciarci andare”, ecco che tutto comincerà a delinearsi, crescendo in noi la consapevolezza di nuovi, irresistibili duelli estetici: la litigiosità che si muta in poesia, la battaglia che si plasma in languore. E il corteggiamento che si eleva ad arte.
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“CODICE DEL BASTARDO”, acquista la tua copia a 2,99 € – Lusinghe mercenarie, frasi fantoccio, risate serpentesche… come fanno, le donne, a districarsi dai trucchi utilizzati da un uomo, anzi, dai Bastardi, per “raggiungere i propri scopi”? Un prezioso aiuto viene dal “Codice del Bastardo”, una raccolta breve e tragicamente verace che riunisce tutte le tecniche “bastarde” a causa delle quali, almeno una volta, le donne di tutto il mondo si sono trovate con il cuore ridotto ad un filappero di alga Guam. Le velocità del cervello del Bastardo, infatti, sono solo 3: ‘ante coitum’ (= devo trovare il modo di portarmela a letto), ‘post coitum’ (= prima sparisco facendola andare fuori di senno, poi ritorno per ri-portarmela a letto) e ‘inter coitus’ (= prima di ri-portarmi a letto lei, devo trovare il modo di portarmi a letto anche sua cugina, sua sorella e la sua migliore amica). L’importante, quindi, è scoprire quale sia il codice segreto usato dai Bastardi e impararne ogni “articolo”, come se si trattasse di un vero e proprio Codice di Legge. Venire a conoscenza di tutte le sue mosse, dunque, renderà molto semplice difendersi e…. vendicarsi: perché se è vero che non tutti gli uomini sono bastardi, è innegabile che tutti Bastardi sono uomini. Per ulteriori dettagli e acquisto, CLICCA QUI
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V.P.
Foto di copertina per gentile concessione di: Guest.Net