Fabregas verso Barcellona, Kakà al Trofeo Berlusconi, vediamo se l'ex bambino prodigio rossonero è ancora "prodigioso"
“Quello di trequartista è il ruolo che preferisco. Me lo godo, ma ancora per poco. Allegri mi ha già chiamato per dirmi che in futuro dovrò giocare a metà campo, a destra o a sinistra”. Ciò che rende più limpide le prossime mosse rossonere non sono le dichiarazioni di Galliani o Allegri, quanto piuttosto le parole, in esclusiva al Corriere dello Sport, del ghanese Kevin-Prince Boateng.
BOATENG A CENTROCAMPO, SI PUNTA AL TREQUARTISTA – Solo pochi giorni fa era stato lo stesso tecnico milanista, Massimiliano Allegri, a precisare che l’idea tattica del futuro era quella di proporre Boateng come mezz’ala.
- L’indietreggiamento del ghanese sulla linea di centrocampo apre un interessante scenario di mercato: il Milan è alla ricerca di un trequartista da inserire al posto di Boateng.
- Qualora l’affare Fabregas-Barcellona non andasse in porto, lo spagnolo rivestirebbe alla perfezione il ruolo di suggeritore dietro le punte.
- Ma se, come sembra dalle notizie pervenute nelle ultime 48 ore, i blaugrana si sono decisi a sferrare l’attacco decisivo al loro connazionale, i rossoneri hanno in serbo un altro colpo: il ritorno del brasiliano Kakà.
IL BAMBINO D’ORO SEMPRE NEL CUORE DEL PRESIDENTE – Nonstante le smentite di rito del plenipotenziario rossonero, Adriano Galliani, in seguito agli incontri avuti con il presidente blancos Florentino Perez, l’affare per riportare a Milano il “bambino d’oro” sembra ormai alle pure formalità, grazie al benestare del presidente rossonero, Silvio Berlusconi.
- La notizia, che vi abbiamo già dato settimana scorsa, prevede l’accordo sulla base di un prestito biennale gratuito con metà ingaggio pagato dalle merengues e metà dai rossoneri.
- Le dichiarazioni di Galliani erano destinate al padre del giocatore brasiliano, Bosco Leite, da sempre molto accorto a richiedere aumenti degli emolumenti percepiti dal figlio. Come a dire: vieni qui, ma ti riduci lo stipendio.
KAKA’ BIS: HA VERAMENTE SENSO? – Dopo la, per buona parte dei supporters milanisti, scottante cessione di Kakà ufficializzata nella notte tra l’8 ed il 9 giugno 2009, le due stagioni vissute dal trequartista brasiliano alla corte del Santiago Bernabeu sono state a dir poco deludenti.
- I 16 gol nelle 53 partite disputate non hanno consentito al brasiliano di mettersi in luce ed essere decisivo come nelle passate sei stagioni vissute con la casacca rossonera sul petto.
- La pubalgia e la lesione al menisco del ginocchio sinistro l’hanno spesso tenuto fuori dai campi di gioco facendo così alleviare il dolore dei tifosi rossoneri che hanno, col senno di poi, applaudito la dirigenza milanista per “averci visto lungo” sulle condizioni di salute del brasiliano.
- L’età, 29 anni, gioca ancora a suo favore; ma le condizioni fisiche? Sono molti i dubbi che lo circondano e lo smalto delle stagioni migliori, quelle vissute sotto la corte di Carletto Ancelotti, sembra ormai perso.
- L’attesa, l’emozione e la gioia di rivederlo con i colori che meglio ha indossato, quelli rossoneri, potrebbero lasciare molto presto spazio alle critiche verso un giocatore che, c’è il rischio, diventi un nuovo Ronaldinho: formidabile dal punto di vista tecnico, ma poco affidabile sul piano della resistenza fisica.
- Ricordiamo poi che, mentre giocatori alla Ronaldinho sono in grado di giocare da fermi, Kakà ha nella corsa e nella freschezza atletica la sua caratteristica peculiare.
KAKA’: CON BERLUSCONI AL BERLUSCONI – Il mai finito amore tra il Milan e Kakà potrebbe trovare presto lo spazio ed il luogo per riproporsi:
- Domenica 21 agosto, ore 20.45, a San Siro prenderà il via il Trofeo Luigi Berlusconi. Il presidente Silvio sarà in tribuna ed a fianco siederà lui: Ricardo Izecson dos Santos Leite, più comunemente detto e conosciuto come Kakà.
Matteo Torti