Verona – Inter 3 a 3 Serie A ventiquattresima giornata, rocambolesco pareggio al Bentegodi
Prendere tre gol dal peggior attacco della Serie A quando, per buona parte del girone d’andata, sei stato descritto come squadra solida è aspetto da tenere in considerazione. L’Inter del 2016 non piace e fatica; i punti conquistati nelle 5 gare di Serie A nel nuovo anno sono solamente 6 e la trasferta al Bentegodi di quest’oggi suona, se possibile, ancor più come campanello d’allarme rispetto ai pareggi di gennaio contro Carpi ed Atalanta. Una gara in gran parte in mano al Verona, riportata in parità solamente dai colpi di Icardi e Perisic. La vittoria di mercoledì contro il Chievo sembra essere un episodio all’interno di una mediocrità ritrovata.
Con Jovetic ko per un problema ai flessori, Mancini sceglie ancora la soluzione Palacio in avanti al fianco di Eder ed Icardi. Centrocampo senza Medel, diffidato, e con Brozovic, Felipe Melo e Kondogbia. In difesa, davanti ad Handanovic, spazio per Nagatomo, Murillo, Juan Jesus al posto dello squalificato Miranda e Telles sull’out mancino.
Di fronte 4-4-2 per Delneri con Toni e Pazzini in avanti e Wszolek, Marrone, Ionita e Fares sulla mediana. Davanti a Gollini spazio per Pisano, Moras, Helander ed Albertazzi.
Inter che inizia molto bene con Palacio che al 7′, su assist di Icardi, sfiora il vantaggio con un bel sinistro che viene respinto da Gollini. Poco male visto che i neroazzurri passano due minuti dopo con Murillo che supera l’estremo difensore avversario di testa, sugli sviluppi di un corner battuto da Brozovic.
Al 13′ pronta reazione dei padroni di casa con Helander che, in fotocopia, pareggia sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nemmeno il tempo di riprendere che il Verona ribalta tutto: è il 16′ quando Pisano, di testa, supera Handanovic. 2 a 1 al Bentegodi e neroazzurri annichiliti.
Al 22′ sfiora un bellissimo gol Brozovic che ci prova al volo di destro, ma la sfera esce di pochissimo. Al 31′ primo giallo del match: ammonito Felipe Melo che sbilancia Toni. Il brasiliano era diffidato, salterà la sfida di domenica contro la Fiorentina. Al 36′ ammonito anche Wszolek che trattiene Telles.
Al 39′ prima palla giocabile per Icardi che, servito da Brozovic, cerca di superare Gollini ma non ci riesce. Non c’è recupero: al 45′ Giacomelli manda tutti negli spogliatoi sul risultato di 2 a 1 per il Verona, bravo a reggere mentalmente lo svantaggio patito al 9′ e altrettanto bravo a reagire con Helander e Pisano.
La ripresa inizia con un’Inter più offensiva, con Perisic che entra per Felipe Melo. Il secondo tempo decolla solamente al 57′ quando il Verona trova il terzo gol con Ionita, ancora da corner. Handanovic battuto e 3 a 1 per i padroni di casa.
Al 61′ l’Inter accorcia subito con Icardi che, alla seconda palla giocabile, supera bene Gollini sfruttando al meglio l’assist di Perisic. Al 67′ ottima chance per Palacio che si fa murare da Gollini da posizione ravvicinata. Poi cambio per Delneri con Gilberto e Gomez al posto di Fares e Toni.
Al 78′ Inter che trova finalmente la parità con Perisic che sul secondo palo trova la rete del 3 a 3. Neroazzurri che hanno dieci minuti più recupero per cercare l’incredibile 4 a 3 e trovare una vittoria per gran parte del match insperata.
All’85’ ci vicinissimo il Verona al vantaggio con Gilberto che supera Biabiany, entrato due minuti prima per Telles, e centra il palo dalla sinistra. Due minuti dopo di prova anche Romulo, ma il suo pallonetto termina al di sopra della traversa.
All’87’ c’è spazio anche per la chance del 4 a 3 per Icardi che, all’altezza del calcio di rigore, sbaglia calciando a lato. Al 90′ entra Ljajic per Eder, autore di una prova non particolarmente brillante.
Nei cinque minuti di recupero non succede più niente; crolla definitivamente l’immagine e la fiducia di Mancini che pare non riuscire a trasmettere fiducia alla squadra. Manca l’idea di gioco, manca la capacità del tecnico di incidere, manca l’atteggiamento giusto.
Neroazzurri che escono dal Bentegodi con un pareggio che, visto come si è messa la partita è sicuramente un punto guadagnato, ma che in valore assoluto finisce per essere un’altra delusione di questo 2016 interista.
Una delusione che, alla fine del campionato, rischia di pesare sulla classifica dove l’Inter sale a 45 punti, rimanendo in scia della Fiorentina, ma rischiando l’avanzata e il riassorbimento di Roma e Milan che, in caso di vittoria, si porterebbero rispettivamente a uno e tre lunghezze dagli uomini di Mancini.
Domenica prossima importante sfida per l’Inter di Mancini che nel posticipo delle 20.45 troverà, al Franchi, la Fiorentina con cui è in lizza per il terzo posto.
Matteo Torti
(Foto: Di El passs on the Italian Wikipedia)